Il telescopio Kepler colpisce ancora: scoperto un sistema solare antichissimo

Ancora una volta, dopo ben 6 anni di missioni e stupefacenti scoperti, il telescopio spaziale Kepler ci meraviglia di nuovo allargando i confini del nostro universo. Questa volta, la missione della Nasa ci ha sorpresi inviando a terra delle immagini di un antichissimo sistema solare. Infatti un team di astronomi, analizzando i dati forniti dall’Agenzia spaziale statunitensi, ha scovato Kepler-444, ma a rendere ancora più sensazionale questo ritrovamento è il fatto che intorno alla stella madre sono stati individuati cinque pianeti.

“Non abbiamo mai visto nulla del genere, una stella tanto antica con un numero così elevato di pianeti rocciosi è un caso davvero speciale – ha dichiarato il dottor Daniel Huber della UNiversity School of Physics – E’ straordinario che un sistema così antico, composto da pianeti di dimensioni terrestri, si sia formato quando l’Universo si trovava ancora nelle prime fasi del suo sviluppo. Kepler-444 è due volte e mezzo più antico del nostro sistema solare, che ha circa 4.5 miliardi di anni”. Infatti si tratta di un sistema solare molto antico, si stima si sia formato circa 11.2 miliardi di anni, quando la Via Lattea aveva appena 2 miliardi di anni.

Intorno a Kepler-444 ruotano cinque pianeti, il più piccolo è simile a Mercurio, mentre il più grande è paragonabile a Venere. Gli astronomi inoltre hanno scoperto che il loro anno dura meno di dieci giorni perché si trovano molto vicini alla loro stella madre. La scoperta di un sistema solare seppur antico, ma molto simile al nostro, ha subito ridestato l’interesse degli scienziati per la vita al di fuori del nostro pianeta. Ma, anche se i cinque nuovi corpi celesti scoperti dal telescopio Kepler sono abbastanza simili alla Terra, non è certo che abbiamo ospitato forme di vita.

“Da quando questa stella si è formata molto tempo fa, non abbiamo avuto alcuna indicazione che uno qualsiasi di questi pianeti abbia oggi o in passato ospitato la vita, come per la maggior parte delle stelle della Via Lattea – ha spiegato Steve Howell, uno degli scienziati del progetto Kepler – Alle loro attuali distanze orbitali, la vita come la conosciamo non potrebbe esistere su questi mondi antichi”.

“Ora sappiamo che i pianeti delle dimensioni della Terra si sono formati durante tutti i 13,8 miliardi di anni di storia, e ciò potrebbe fornire spazio per l’esistenza della vita antica nella Galassia. – ha spiegato Tiago Campante della School of Physics and Astronomy dell’Università di Birmingham – Nel momento in cui la Terra si è formata, i pianeti di questo sistema erano già più vecchi di quanto sia oggi il nostro pianeta. Questa scoperta potrebbe adesso aiutare a individuare l’inizio di ciò che potremmo chiamare l’era della formazione dei pianeti”.