Nel segno di papa Francesco, l’inserimento nel mondo del lavoro

Il progetto promosso da Gi Group, la prima multinazionale italiana del lavoro, e Scholas, la proposta educativa internazionale voluta da Papa Francesco, consiste nell’accompagnare ragazzi provenienti da contesti fragili in un percorso formativo volto all’inserimento nel mondo del lavoro

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“Il progetto promosso da Gi Group, la prima multinazionale italiana del lavoro, e Scholas, la proposta educativa internazionale voluta da Papa Francesco, consiste nell’accompagnare ragazzi provenienti da contesti fragili. In un percorso formativo volto all’inserimento nel mondo del lavoro”, spiega a Interris.it Flavio Dessilani, Business Project Senior Director di Gi Group.lavoro

 Per inserire i giovani nel mondo del lavoro

L’obiettivo, sottolinea Flavio Dessilani, è “coinvolgere giovani che rappresentano già una categoria che soffre l’elevato tasso di disoccupazione italiano. E che provengono da contesti difficili”. Ciò, precisa, “amplifica l’impatto di questi interventi”.La disoccupazione è sempre più una piaga sociale tra le nuove generazioni. Come si può favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro?

“La collaborazione di Gi Group e Scholas coniuga da una parte la mission di supportare i ragazzi più fragili e anche la loro employability. Dall’altra quella di costruire un mercato del lavoro sostenibile. Colmando lo skill mismatch attraverso la formazione delle persone. In modo coerente alle esigenze del mercato”.lavoroPuò farci un esempio?

“Il programma consiste in una fase iniziale di incontri, oggi da remoto, volti a far riacquisire e sviluppare competenze socio-emotive. Quali l’autostima e la speranza nel futuro. Fondamentali per entrare nel mondo del lavoro e più in generale per riorientare e costruire la propria vita. E successivamente in un corso di formazione tecnico-professionale della durata di 4 mesi. Al termine del quale è previsto un tirocinio in azienda di 2 mesi. Con il conseguimento anche di un attestato. Dopo il superamento di un esame finale”.lavoroE dopo?

“L’impegno di Gi Group non finisce qui. Il gruppo, infatti, accompagnerà questi ragazzi anche dopo la conclusione del periodo di formazione. Verso un contratto di lavoro nelle organizzazioni dove hanno svolto il tirocinio. O in altre. Per garantire continuità al percorso intrapreso”.lavoroA cosa si riferisce?

“A oggi, abbiamo lanciato un pilot su Torino con circa una dozzina di ragazzi che diventeranno ‘addetti macchine utensili a controllo numerico’. Una figura professionale altamente richiesta dal mercato. Terminata l’esperienza su Torino, l’obiettivo di Gi Group e Scholas è quello di replicare il format in altri territori nazionali. Ma anche di esportarlo in quei Paesi dove entrambe le realtà operano”.Quanto incide la crisi Covid sull’ inserimento di giovani provenienti da contesti di difficoltà?

L’instabilità occupazionale ha condizionato la vita di molti giovani. Provocando in questi ultimi un sentimento di frustrazione. E ciò influenza negativamente il loro rapporto con il lavoro. Noi di ‘Gi Group’ riteniamo che le parole chiave siano: politiche attive e formazione. Far incontrare la domanda e l’offerta è il nostro lavoro. Ma sempre più questo passa attraverso la formazione dei candidati. E lo sviluppo delle competenze che il mercato richiede”.In che modo?

“Disponiamo di uno strumento efficace per rendere più sostenibile il mercato del lavoro. E per combattere la disoccupazione giovanile. Sono le nostre Academy e i percorsi di training che vengono strutturati. Ascoltando le esigenze delle imprese. E così che diamo la possibilità ai partecipanti di entrare anche in azienda. E di mettere in pratica quanto appreso”.Quali sono oggi le fasce giovanili più fragili alle quali vi rivolgete?

“Con questo programma ci rivolgiamo a giovani che hanno perso un po’ la speranza nel futuro. Giovani provenienti da contesti difficili. Ragazzi che per diversi motivi faticano ad entrare e restare nel mondo del lavoro. Pur avendo un potenziale. Con questo progetto vogliamo ridare autostima e speranza. E insieme aiutarli a scoprire e sviluppare questo potenziale. E le competenze che, sulla base della nostra esperienza, riteniamo possano garantire loro non solo un’esperienza di lavoro nel breve. Ma una occupabilità nel lungo periodo”.  I ragazzi inclusi nel progetto avranno la possibilità di formarsi come ‘Addetti macchine utensili a controllo numerico’, una professione molto richiesta dal mercato del lavoro italiano, e di svolgere un tirocinio in azienda. Quali ricadute avrà ciò sulla loro vita?

“Per potersi costruire un futuro occorre sviluppare e costruire un’employability. Solida e di lunga durata. Che risponde alle esigenze del mercato. E’ questa l’attività che noi di ‘Gi siamo soliti realizzare. Andando proprio a colmare il famoso skill mismatch. Che rende insostenibile il mercato del lavoro italiano”.Quali risultati ottenete?

“Ciò ha un diretto impatto sulle vite dei candidati e dei lavoratori che formiamo. Un impatto che assume una valenza ancora più significativa in questa circostanza. Cioè quando riusciamo, in questo caso grazie alla collaborazione con Scholas, ad intercettare figure che difficilmente le agenzie per il lavoro (apl) riescono nell’attività quotidiana a raggiungere”. Come si articola il vostro impegno?

“Gi Group è la prima multinazionale italiana del lavoro. E una delle principali realtà a livello mondiale nei servizi dedicati allo sviluppo del mercato del lavoro. Il gruppo è attivo in diversi campi”.Quali?

“Lavoro temporaneo. Permanent staffing. Ricerca e selezione. Executive search. Formazione. Supporto alla ricollocazione. Amministrazione delle risorse umane. Outsourcing. Consulenza risorse umane. Grazie al percorso di internazionalizzazione iniziato nel 2007 oggi Gi Group opera direttamente o con partnership strategiche in oltre 50 Paesi in Europa, Asia, Africa e America. Alla fine del 2010 Gi Group ha ottenuto un importante riconoscimento”.lavoroOssia?

“L’ingresso in WEC. Il World Employment Confederation è la confederazione internazionale delle agenzie per il lavoro. E il nostro gruppo ne fa parte in qualità di Global Corporate Member”.