Donne e Chiesa, Suor Mary Melone: “In Italia ancora molta strada da fare”

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Ha cinquant’anni ed è teologa. E il suo primato, raggiunto a luglio scorso, è quello di esser la prima donna a dirigere un’università pontificia: Suor Mary Melone, rettore dell’Antonianum, afferma che “il numero di donne, sia religiose sia laiche, che opera a questo livello nelle università, sebbene sia aumentato significativamente negli ultimi tempi non è ancora uguale, o minimamente paragonabile, a quello degli uomini. Anche nell’ambito della teologia – spiega in un’intervista  – c’è ancora cammino da fare”.

Suor Melone difende le donne di Chiesa, si batte contro il poco spazio che, ancora oggi, viene loro riservato all’interno delle cariche ecclesiastiche: “Sono ben consapevole delle resistenze che ci sono nel mondo ecclesiale –continua – dopo la mia nomina ho avuto moltissime attestazioni in cui si esprimeva la gioia per questa ennesima dimostrazione della nuova primavera in qualche modo legata al Papa, ma ho ricevuto anche alcuni messaggi in cui, in nome di San Tommaso e San Paolo, venivo pregata di dimettermi perché ero stata eletta a un ruolo non consono alla donna. È la dimostrazione di quanto siamo ancora lontani da una visione libera di una Chiesa che è comunione”.
“I criteri in base ai quali i miei colleghi mi hanno votata – precisa poi la donna – non sono criteri di genere, ma criteri accademici e scientifici che valutano la competenza in termini di docenza e di ricerca”.