Espulso Yacoubi: aveva rapporti con il terrorista della strage di Berlino e con altri jihadisti

E’ stato espulso oggi un immigrato tunisino che aveva avuto contatti col terrorista Anis Amri e con altri musulmani radicalizzati.

Chi è Sayed Yacoubi

La Digos di Roma e Catania sono riuscite a risalire a Sayed Yacoubi, l’uomo che aveva fornito la scheda telefonica all’uscita di Amri dal Centro di identificazione ed espulsione di Caltanissetta.

Nato a Oueslatia in Tunisia nel 1981, viveva in Italia mascherandosi dietro a diverse identità. Il 30 aprile scorso era partito da Belpasso, in provincia di Catania, e stava cercando di lasciare l’Italia per raggiungere una connazionale che vive in Francia e che si era già attivata per fargli avere i soldi necessari ad attraversare il confine clandestinamente.

Rintracciato a Torino, era stato arrestato lo scorso 2 maggio dopo una capillare attività investigativa della Digos di Catania in collaborazione con la procura della Repubblica di Roma e la polizia del capoluogo piemontese. Oggi, l’epilogo: l’espulsione dall’Italia verso la Tunisia.

Amri

Con l’espulsione di Yacoubi, si chiude il cerchio sulla rete che Amri aveva creato in Italia. L‘islamista lo scorso 19 dicembre aveva colpito un mercatino di Natale a Berlino ucciendo dodici persone ed era stato freddato davanti alla stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni (Milano) in un conflitto a fuoco notturno con una pattuglia della polizia di Stato.

La cellula berlinese

La presenza di Amri in Italia aveva portato, alla fine di aprile, all’avvio di un’operazione antiterrorismo condotta dalla Digos di Brindisi, denominata “Transito silente”, per accertare eventuali contatti del terrorista qui nel Bel Paese.

L’operazione aveva fatto scattare le manette ai polsi di Nkanga Lutumba – un congolese di 27 anni residente in Germania transitato dal Centro di permanenza per rifugiati di Restinco, Brindisi – che per gli inquirenti faceva parte di una cellula salafita berlinese. Nella stessa occasione, era stato arrestato anche un altro membro della cellula tedesca: il 22enne marocchino Amri Soufiane che, prima di essere espulso dal territorio italiano, aveva avuto contatti proprio con Amri.