A 100 anni dalla Rivoluzione Sovietica

Quel che resta della stagione comunista

Incalza il centenario della Rivoluzione d’ottobre che scatta il 7 novembre. A cento anni dall’evento epocale che dalla Russia cambio’ il volto del pianeta i numeri dell’attuale Partito Comunista Russo sono di appena il 13 % dei votanti. Cosa resta del movimento dei popoli che polverizzo’ l’impero zarista al tramonto? Agli albori il “comunismo“https://www.studenti.it/comunismo-definizione.html separo’ la chiesa dallo stato, introdusse la tutela sanitaria universale e la scuola per tutti, nazionalizzo’ le fabbriche e le risorse di un paese grande quanto un continente guidandolo verso record assoluti. Per Gennady Zyuganov, Segretario del Partito Comunista di Russia, i successi sovietici possono servire ancora oggi visto che sotto il comunismo la Russia fu la nazione piu’ vittoriosa, la piu’ capace, la piu’ abile ad andare nello spazio e produceva il 20 per centro dei beni mondiali. Sebbene la Russia sconto’ la stagione staliniana, le epurazioni, i gulag, l’orrore di una burocrazia criminale che produsse milioni di morti, il comunismo genero’un uomo politico come Mikhail Gorbachov le cui riforme spensero gli inneschi della guerra atomica riconoscendo il fallimento del sistema collettivista e tutte le sue obsolescenze. Anche questo è un record che sembra non appartenere ad altre ideologie. Oggi secondo lo storico Kirill Solovyov la Russia contemporanea è molto lontana dalla stagione sovietica… Dice Kirill Solovyov, storico: “Il movimento socialista è stato principalmente un moto di sperimentazione sociale, la speranza per qualcosa di radicalmente nuovo. Una sfida sociale, una sfida alla tradizione”. La grande illusione resta quella della fine degli anni Ottanta e del crollo del Muro di Berlino che sembrava potesse spalancare le soluzioni per tutto. Invece l’implosione del comunismo, il disfacimento delle sue ambizioni già ideologicamente fallite a Praga e Budapest negli anni Sessanta non produssero alcun anelito per nuove ed efficaci soluzioni. Tuttavia la nostalgia del passato difficilmente potrà rilanciare la forza di una utopia negativa il cui fallimento pesa comunque su tutte le altre soluzioni politiche ed ideologiche che sono state altrettanto lontane dal produrre soluzioni veramente efficaci per l’insieme dell’umanità.