George Floyd, la nuova autopsia: “Morto per soffocamento”

Il nuovo esame commissionato dalla famiglia del giovane afroamericano smentisce i risultati della precedente. Trump, Bibbia alla mano, visita la St. Johns Church: "Mobiliterò l'esercito"

Sono arrivati, attesi e pesantissimi, i risultati dell’autopsia rischia dai familiari di George Floyd, sul corpo del giovane afroamericano rimasto ucciso durante un arresto a Minneapolis. Asfissia è stato il responso, quello che l’esame autoptico svolto in precedenza aveva escluso, scatenando l’ira della famiglia Floyd e, di riflesso, quello della comunità americana, che da giorni sta mettendo a ferro e fuoco numerose città degli Stati Uniti. I medici, interpellati dai familiari di George attribuiscono dunque la sua morte alla pressione esercitata sul collo del giovane da parte di un agente, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo, scatenando un’indignazione che ormai da giorni sta attraversando l’intero Paese. Disordini che hanno spinto il presidente Trump a prendere una decisione: “Mobiliterò l’esercito degli Stati Uniti per fermare i disordini e l’illegalità”.

Il gesto di Trump

Il Tycoon si è detto certo che gli Stati Uniti si trovano “di fronte a un atto di terrorismo domestico”, e che “il presidente ha il diritto di difendere il suo Paese e proteggere la sua Nazione. Non possiamo permettere che le proteste pacifiche vengano manipolate da anarchici di professione e gruppi antifa”. Dichiarazioni a cui Trump ha fatto seguire un atto inaspettato recandosi, Bibbia alla mano, davanti la Saint John Epyscopal Church, dove ha esibito il testo sacro mentre dall’altro lato della strada i manifestanti, poco prima allontanati dalla Polizia con gas lacrimogeni per proteggere il tragitto di Trump verso la Chiesa, intonavano cori di protesta.

Escalation

Nel frattempo, gli Stati Uniti continuano ad affrontare, parallelamente al coronavirus, una delle prove più difficili degli ultimi anni, che interpella l’intera comunità sul piano sociale. Violenti i disordini innescati dalla morte di George Floyd, i quali hanno provocato altre tre vittime nelle ultime 24 ore, due a Davenport e un’altra a Louisville. Un bilancio già drammatico, in un quadro di sofferenza generale esasperato da quello che, stando a quanto riferito dai medici che hanno svolto l’ultimo esame autoptico, sarebbe a tutti gli effetti un omicidio. Un caso, quello di George Floyd, che non sembra aver lasciato indifferente la Polizia americana, con numerosi agenti di Minneapolis che si sono inginocchiati assieme ai manifestanti, in segno di solidarietà.