ITALIA E FRANCIA NELLO SPAZIO: LANCIATO IL SATELLITE SICRAL 2

sonda spaziale verso Giove

Alle 22 di ieri sera è stato lanciato con successo il satellite italo-francese per le telecomunicazioni militari Sicral 2. Il decollo è avvenuto grazie a un vettore Arianespace dallo spazioporto europeo di Kourou, in Guyana francese. Il satellite fa parte di un programma di cooperazione del ministero della Difesa e della Direzione Generale degli Armamenti francese (Dga), che hanno partecipato con una quota rispettivamente del 62% e del 38%, ed è stato realizzato da Thales Alenia Space e Telespazio, le due aziende che compongono la Space Alliance tra Finmeccanica e Thales.

Collocato su un’orbita geostazionaria a 36mila km, Sicral 2 avrà una vita operativa di oltre 15 anni e potenzierà le capacità di comunicazioni satellitari già assicurate, per l’Italia, da Sicral 1 e Sicral 1B (lanciati nel 2001 e 2009) e, per la Francia, da Syracuse 3A e Syracuse 3B (lanciati nel 2005 e 2006). SICRAL 2 si caratterizza per una flessibilità e versatilità d’impiego mai raggiunte in passato e garantirà l’interoperabilità con gli esistenti asset satellitari, con i terminali di traffico della Nato e con le esistenti reti di telecomunicazioni nazionali.

“Il lancio del satellite Sicral2 segna un altro importante passo avanti nella proficua collaborazione franco-italiana sui programmi spaziali” ha affermato Jean Loic Galle, presidente e ceo di Thales Alenia Space. “Telespazio è lieta di aver contribuito al successo della missione Sicral 2 del Ministero della Difesa italiano e della Dga francese”, ha invece affermato l’amministratore delegato di Telespazio, Luigi Pasquali.

“Come per le precedenti missioni del programma Sicral, l’azienda ha curato la realizzazione del segmento di Terra e ha gestito le delicate fasi del lancio e messa in orbita del satellite, confermando così una lunga tradizione di eccellenza nel settore delle operazioni spaziali. Anche per Sicral 2 Telespazio ha investito direttamente nel programma, e disporrà quindi di una parte della capacità di tale satellite per offrire servizi di comunicazioni alle forze armate dei Paesi della Nato”.