Coronavirus, contagi in salita: Seul richiude

Possibile focolaio in un magazzino di stoccaggio a Bucheon. Il ministro dalla sanità: "Decisive le prossime due settimane"

L’asticella torna a salire in Corea del Sud, dove il coronavirus sembra riprendere piede e costringe il governo a operare nuove chiusure nella città di Seul. Secondo quanto riscontrato dalle autorità sanitarie del Paese, nella giornata di ieri sarebbe stato toccato il picco di 79 contagiati, 69 dei quali sarebbero da collocare nel focolaio di Bucheon, a pochi chilometri dalla capitale sudcoreana. La decisione della chiusura è stata presa dal sindaco, secondo il quale troppo pochi tamponi sarebbero stati effettuati nella zona ritenuta focolaio, dove almeno 3.600 persone sarebbero potenzialmente a rischio. La chiusura riguarderebbe musei, parchi e altri luoghi di aggregazione per un periodo di due settimane, con consiglio ai residenti di limitare le uscite e la frequentazione di punti di ritrovo.

Allerta a Seul

L’ultimo bilancio sull’andamento del Covid-19 in Corea del Sud, parlava di 49 casi nelle ultime 24 ore, con individuazione della possibile origine del focolaio in un magazzino di stoccaggio di merci proprio a Bucheon. Un dato preoccupante anche pensando al fatto che la sola città di Seul, con i suoi 51 milioni di abitanti complessivi (quasi 10 in città, il resto includendo tutta l’area metropolitana), contiene praticamente la metà degli abitanti del Paese. L’appello alla prudenza è arrivato anche dal ministro della Sanità del governo Moon, Park Neung-Hoo, secondo il quale “le prossime due settimane saranno cruciali per contenere le infezioni”. L’obiettivo, naturalmente, è restare sotto il livello di guardia adottando quelle precauzioni che, finora, hanno limitato l’incidenza del Covid in Corea, come invece avvenuto in altri Paesi.