Blitz antidoping a Seefeld: arrestati 5 atleti

Arriva come una brutta caduta lo scandalo che investe il mondo dello sci, a una manciata di ore dalla 15 chilometri prevista come prova dei Mondiali austriaci di Seefeld: nove persone sono finite in manette al termine di un blitz antidoping delle Forze di polizia austriache e tedesche, cinque delle quali sono atleti. Numerose le perquisizioni messe in atto a Seefeld (ma anche a Erfurt, nello studio di un ex medico della Gerolsteiner), nell'ambito di un'inchiesta avviata su presunte frodi sportive e uso di sostanze e metodi illegali da parte di un'organizzazione criminale tedesca costruita attorno a un medico sportivo, vicenda in parte emersa in un documentario dell'emittente Ard e incentrato sulla figura di un ex fondista condannato per doping nel 2014. Fra le persone arrestate, ci sarebbero anche atleti di una certa fama, i quali sarebbero di nazionalità austriaca, estone e kazaka. Nessuno di loro si è presentato al via della 15 km Cross county, non ponendo peraltro nessuna giustificazione e palesando, dunque, il loro coinvolgimento nei blitz effettuati a Seefeld.

Ard: “La maggiore operazione antidoping dal 2006”

Un grave episodio che getta un'ombra lunghissima sul principale sport invernale: sono stati in tutto 17 gli interventi effettuati dalle Forze dell'ordine, tutti nell'arco di una giornata. Uno scandalo che, come comunicato dalla Federazione competente, non ha sfiorato la Nazionale italiana. L'emittente Ard, che pubblicò appunto il documentario genesi dell'inchiesta, si è sbilanciata nell'affermare che quello austriaco è la più ampia operazione di antidoping nello sci nordico dal 2006 a oggi, ovvero da quando furono effettuati i blitz nel villaggio olimpico destinato agli atleti partecipanti ai Giochi invernali di Torino, al termine dei quali, tuttavia, vi fu un unico caso di posititivà ai test.