Secessione dalla Gran Bretagna: Nicola Sturgeon avvia l’iter per un referendum bis sull’indipendenza della Scozia

La leader indipendentista Nicola Sturgeon ha annunciato oggi a Edimburgo l’avvio, previsto per la prossima settimana, dell‘iter nel Parlamento locale per arrivare ad un referendum bis sull’indipendenza della Scozia dalla Gran Bretagna. Un annuncio che era stato già anticipato nei mesi scorsi e che, in realtà, è la risposta della leader indipendentista al via libera alla Brexit da parte di Londra, dopo che il governo di Theresa May ha già fatto sapere di non voler autorizzare una nuova consultazione sulla secessione della Scozia.

La Scozia vuole rimanere in Europa

Anche nei giorni immediatamente successivi al referendum sulla Brexit dello scorso 23 giugno, la Scozia aveva annunciato che avrebbe in tutti i modi cercato di fermare – o quantomeno rallentare – la Brexit. A guidare l’opposizione al divorzio dall’Ue è la “first minister” Nicola Sturgeon, secondo cui il Parlamento di Edimburgo “ha il diritto di esprimere” o meno il suo consenso alla Brexit. Infatti, come sostenuto dalla Sturgeon, in base agli accordi sulla “devolution”, i deputati scozzesi devono dire la loro su quei provvedimenti presi da Londra che hanno conseguenze dirette sulla Scozia. E l’uscita dall’Ue, che a nord del confine inglese è stata respinta dal 62% degli elettori, è uno di questi casi.

Il “no” di Downing Street a un nuovo referendum

Alla fine dello scorso mese, un portavoce del governo britannico, Greg Swift, aveva dichiarato che la premier May ha una posizione ben chiara sull’argomento: non ci dovrebbe essere nessun referendum bis sull’indipendenza della Scozia. In un articolo del “Times” del mese scorso, la premier May attribuiva alla prime minister scozzese l’intenzione di indire una consultazione popolare sulla secessione da Londra e che l’annuncio sarebbe arrivato in concomitanza con quello dell’avvio dell’iter per la Brexit.