Apertura definitiva a Mantova per “La camera degli sposi” del Mantegna

La camera picta – ossia la camera degli sposi – del Mantegna, sita a Mantova, riapre definitivamente le sue porte al pubblico dopo due anni di chiusura. La chiusura era stata disposta in seguito al terremoto di due anni fa e la riapertura avrà luogo venerdì 3 aprile in perfetta puntualità con la data annunciata al momento della chiusura. E’ il 1472, quando Ludovico II Gonzaga viene proclamato cardinale e commissiona al pittore di corte dei Gonzaga, Andrea Mantegna, di affrescare una delle stanze del Castello.

Il pittore progetta gli affreschi che ricalcano la dinastia dei Gonzaga su ogni angolo della stanza comprendendo cupola con il noto oculo che ripropone la prospettiva del Pantheon e le volte per un risultato tridimensionale spettacolare che crea la incredibile illusione di abbattere le pareti. La stanza verrà denominata da autori e in tempi non definiti “La camera degli sposi” per l’assoluto protagonismo dell’immagine di Ludovico II che spicca tra i ritratti eseguiti con perfezione scultorea e le scene minori e maggiori che occupano otto metri di pareti. .

La camera del Mantegna che finalmente viene restituita al suo splendore, nella ricchezza dei colori e nella minuziosità dei particolari prospettici regala agli spettatori una doppia sorpresa per la presenza di opere tra maioliche, armi, manufatti, bronzi e componenti ‘arredo che costituiscono l’eredità dei Gonzaga e compongono una delle collezioni più ambiziose, nota a livello internazionale, voluta dall’imprenditore Romano Freddi che ha raccolto e custodito con passione e cura maniacale questi preziosi. In accordo con la Soprintendenza sarà possibile visitare la Camera del Mantegna in un percorso espositivo che comprende il Castello di San Giorgio.