Rivolta sedata nel carcere di Santa Maria Capua Vetere

Emergenza rientrata nella Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, dove un gruppo di detenuti aveva iniziato una sommossa. La Uilp: "Stavolta è andata bene"

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Foto di Larry Farr su Unsplash

Allarme rientrato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove un gruppo di detenuti ha avviato, nel pomeriggio, una rivolta contro le guardie penitenziarie. L’intervento del Reparto del Corpo di Polizia Penitenziaria ha sedato la sommossa che, a quanto sembra, sarebbe scoppiata a seguito di un permesso negato a un detenuto. Il segretario generale Uilpa, Gennarino De Fazio: “Stavolta è finita bene”.

Santa Maria Capua Vetere, rivolta in carcere

“Apprendiamo che, grazie alla professionalità e all’inventiva del Reparto del Corpo di polizia penitenziaria e al tempestivo intervento del magistrato di sorveglianza, sono rientrati, dopo alcune ore, i gravissimi disordini di oggi pomeriggio presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere”. Lo riferisce Gennarino De Fazio, segretario generale della UILPA Polizia Penitenziaria, in una nota.

L’origine della protesta

“La protesta dei detenuti pare sia originata dalla mancata concessione, a uno di loro, di un permesso per la partecipazione al funerale di un congiunto vittima di omicidio nel casertano”, spiega il segretario della Uilpa Pp. “Per fortuna, stando alle notizie al momento di nostra conoscenza, non si sarebbero registrati gravi danni alle persone, mentre vi sarebbero intere sezioni detentive devastate tanto da esserne in dubbio la stessa abitabilità”, fa sapere De Fazio. “Questa volta possiamo dire che è finita bene, ma temiamo che non potrà essere così. Il Governo e il Parlamento intervengano, prima che sia troppo tardi”, conclude il segretario della Uilpa Pp.

Fonte: Ansa