“Vi porto i saluti del Papa”

Domenica ho visto Papa Francesco e mi ha detto di portarvi il saluto affettuoso da parte sua”. Il vicario del Papa per la diocesi di Roma, mons. Angelo De Donatis, ha incontrato oggi presso il Fanar di Istanbul il Patriarca ecumenico Bartolomeo insieme a una settantina di sacerdoti del clero romano, nell'ambito del pellegrinaggio che stanno compiendo in Turchia con l'Opera romana pellegrinaggi. “Siamo contenti di essere qui – ha aggiunto l’arcivescovo. Per noi è una gioia grande, torniamo sempre volentieri proprio per risvegliare questa memoria spirituale che ci fa bene per il cammino di sequela di Gesù Cristo. Le siamo veramente grati – ha concluso il vicario – La ringrazio a nome di tutti anche per il suo esempio e la sua testimonianza di verità e di luminosità che continuamente ci offre”.

Il Patriarca ha colto l'occasione per ribadire che il cammino ecumenico è irreversibile e sogna che presto cattolici e ortodossi possano celebrare la Pasqua nella stessa data (gli ortodossi la celebreranno quest'anno domenica prossima, 8 aprile): “Dal XVI secolo – ha affermato Bartolomeo – il discostarsi del calendario giuliano e del calendario gregoriano, hanno portato ad una differenziazione della data della Pasqua. Siamo certi che, appena i tempi saranno maturi, le nostre Chiese sapranno con umiltà e disponibilità mettere in atto un progetto comune, e ascoltare l’invito di san Paolo, come un grido che risuona, più che mai urgente oggi, in un mondo globalizzato e mediatico: 'Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa'”.

Il patriarca ha invitato ad “andare e annunciare a tutto il mondo” la  “grande verità” della Resurrezione: “Dobbiamo farla fonte e cammino della nostra esperienza personale, dobbiamo incarnarla in noi e renderla fruttificante nella vita della Chiesa. Essere pellegrini – ha proseguito – significa essere in cammino per le vie del mondo, significa anche convertirsi per liberarci dagli affanni della vita, per camminare su una via di santità e affidarsi completamente a Dio. Provenite da Roma – ha detto poi ai partecipanti al pellegrinaggio – dove è vescovo il nostro amato Fratello Papa Francesco. Una profonda comunione di intenti ci ha uniti fin dalla sua elezione, che è proseguita feconda in questi cinque anni del suo Pontificato e che ci ha visto uniti in tanti eventi e momenti. I nostri incontri, la nostra comune perseveranza nel ricercare tutte le possibili vie per risolvere le questioni ancora irrisolte tra le nostre Chiese sono stati contraddistinti da un grande rispetto reciproco, da una fiducia e da un vero amore cristiano reciproco. E anche il dialogo teologico internazionale Cattolico-Ortodosso, che ha già dato tanti frutti. Anche se adagio, anche se alle volte con difficoltà, il cammino verso la unità delle nostre Sante Chiese, è inarrestabile – ha concluso – perché lo vuole Dio, e perché dobbiamo esser suoi testimoni in questo mondo disinteressato di Dio”.