Il calcio difende Lukaku: “Uniti contro il razzismo”

Db Torino 04/04/2023 - Coppa Italia / Juventus-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: espulsione Romelu Lukaku

Ha fatto discutere e continuerà a farlo, l’episodio che in Juventus-Inter di Coppa Italia di ieri sera, ha portato all’espulsione dell’interista Romelu Lukaku. Dopo aver firmato il gol dell’1-1, il belga ha festeggiato portando il dito davanti alla bocca a zittire i beceri cori razzisti. Non è stato dello stesso avviso l’arbitro Massa che ha espulso il nerazzurro che in realtà non ha offeso nessuno ma ha semplicemente difeso la sua persona. Tanti i messaggi di solidarietà per il calciatore belga. Tanti i messaggi per Romelu Lukaku, dall’attaccante del Real Madrid, Vinicius a Mbappè. “Siamo nel 2023 e ci sono sempre gli stessi problemi. Ma non ve lo permetteremo. Tutti uniti contro il razzismo“, ha scritto la stella del Psg sui social. “Siamo con te fratello”, ha scritto invece l’attaccante del Madrid. Altri attestati dall’ex bianconero Evra, de Bruyne, Weah, Materazzi, Hakimi, Nainggolan, Courtois, Balotelli. E poi quello del presidente della Fifa, Gianni Infantino.

Nel calcio non c’è posto per il razzismo o per qualsiasi forma di discriminazione. È semplicemente inaccettabile vedere gli insulti razzisti rivolti dagli spettatori a Romelu Lukaku, attaccante dell’Inter, durante la partita di Coppa Italia contro la Juventus a Torino il 4 aprile. La FIFA e il sottoscritto siamo al fianco di Romelu Lukaku, così come di qualsiasi altro giocatore, allenatore, ufficiale di gara, tifoso o partecipante a una partita di calcio che abbia sofferto di razzismo o di qualsiasi altra forma di discriminazione. Le vittime di questi abusi devono essere sostenute e i responsabili puniti severamente da tutte le autorità. Ripeto l’appello che ho lanciato all’inizio di quest’anno affinché i tifosi si facciano sentire e mettano a tacere i razzisti. Allo stesso modo, nel calcio, dobbiamo garantire l’applicazione di severe sanzioni sportive per far fronte a tali incidenti e per fungere da deterrente. Una volta per tutte: No al razzismo. No a qualsiasi forma di discriminazione”. Parole chiare, sulle quali riflettere.