Mattarella al centro “Mondo migliore” di Rocca di Papa per ricordare il sindaco Crestini

crestini

Una targa commemorativa e un ulivo – posizionati nel giardino del centro di accoglienza “Mondo migliore”, fiore all’occhiello dell’accoglienza per i migranti di Angelo Chiorazzo, fondatore della cooperativa Auxilium – sono stati benedetti dal presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti per ricordare il sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini, tragicamente scomparso nel giugno del 2019 in seguito all’incendio divampato nella sede del Comune. Crestini, sacrificando la sua vita, ha aiutato i suoi colleghi a mettersi in salvo. La cerimonia è stata onorata dalla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha ascoltato l’inno d’Italia cantato dai bambini, di varie nazionalità, accolti nel centro.

Il discorso del presidente di Auxilium, Angelo Chiorazzo

“Illustre e caro presidente sono onorato, e particolarmente emozionato, di darle il benvenuto, a nome di tutti i lavoratori della Cooperativa Auxilium e di tutti gli ospiti accolti a Mondo Migliore. Eminenza reverendissima, grazie per essere ancora una volta qui con noi. Lei conosce le storie personali di ognuno dei bambini. Dottor Letta grazie, questo luogo le è particolarmente caro. Grazie per l’attenzione che sempre ci riserva. Signora prefetto Gerarda Pantalone, Signor prefetto Michele Di Bari, Signori sindaci, autorità civili, religiose e militari, Cara signora Vanda e carissima Mariaregina, Siamo grati della vostra presenza – ha detto Chiorazzo -. Il Presidente Mattarella, nel suo discorso di fine anno, ricordando il Sindaco Emanuele Crestini, ha pronunciato queste parole: ‘L’Italia vera è una sola, è quella dell’altruismo e del dovere’. Sono proprio queste le parole che abbiamo voluto far incidere sulla targa in memoria del caro Sindaco. Sono parole che descrivono l’anima del nostro grande Paese. Ricordare il Sindaco Crestini oggi è particolarmente significativo, perché stiamo vivendo il tempo della ripartenza, della ricostruzione. E’ il tempo in cui ognuno di noi, oggi più che mai, deve fare il proprio dovere. Una ripartenza che è possibile solo “rammendando le lacerazioni del tessuto sociale” per usare una suggestiva immagine cara al cardinale Bassetti; una ricostruzione che è possibile solo con “il prendersi cura di coloro che sono più in difficoltà e restano indietro”, come ci insegna quotidianamente Papa Francesco. E’ il tempo della solidarietà! – ha aggiunto il presidente di Auxilium -. Il Sindaco Crestini è venuto a mancare il 20 giugno del 2019, a soli 46 anni. Nella stessa tragica circostanza perse la vita anche Vincenzo Eleuteri, al quale rivolgiamo il nostro commosso ricordo. La targa dedicata al Sindaco e l’ulivo, simbolo di Pace, sono stati posti accanto al monumento dedicato a Papa Pio XII, che nel 1956 inaugurò Mondo Migliore, dono dell’allora monsignor Fiorenzo Angelini. Il Papa affidò il centro a due grandi gesuiti, padre Lombardi e padre Rotondi, con queste parole: ‘E’ tutto un mondo che occorre rifare dalle fondamenta; che bisogna trasformare da selvatico in umano’. Con questo stesso spirito abbiamo riaperto Mondo Migliore nel giugno del 2016, come centro accoglienza per migranti.

Il ricordo del mandato di Crestini

“Crestini iniziò il suo mandato di primo cittadino di Rocca di Papa il 20 giugno del 2016. Il 26 giugno, Mondo Migliore riapriva le sue porte. Quel giorno il Sindaco arrivò qui preoccupato, perché l’apertura aveva suscitato diffidenze e proteste da parte di alcuni cittadini. Ma fu un attimo: non appena conobbe gli ospiti accolti nel centro e lo staff di Mondo migliore, si instaurò un rapporto di stima e di collaborazione. Il Sindaco volle avviare progetti per far svolgere lavori di pubblica utilità ai migranti, partecipò ad eventi e celebrazioni, ma spesso veniva a trovarci anche, semplicemente, per pranzare insieme.
In occasione delle feste varcava la porta di Mondo Migliore sempre mano nella mano con la piccola Mariaregina – ha aggiunto Chiorazzo -. Crestini è rimasto accanto a Mondo Migliore anche in momenti difficili, come durante le polemiche scatenate dall’accoglienza dei ragazzi della nave Diciotti. Emanuele Crestini era un uomo che svolgeva il suo ruolo con discrezione, cercando sempre il dialogo e la comprensione; lavorava per costruire un mondo migliore. L’Italia è quella dell’altruismo e del dovere. Voglio riaffermare queste parole del Presidente Mattarella in questo luogo, che oggi accoglie 296 persone, uomini, donne e bambini, che sono fuggiti da guerra e miseria, in cerca di un futuro migliore. Voglio riaffermarle perché, guardando queste persone negli occhi, non possiamo non provare sofferenza per quello che sta accadendo in Libia e nel Mediterraneo. É dovere dell’Europa e dell’Italia tendere la mano a chi ha bisogno. L’Italia non deve essere lasciata sola nell’affrontare la questione libica”.

L’appello per la riapertura dei corridoi umanitari

“E’ necessario riprendere ed ampliare subito i corridoi umanitari e, a tal proposito, vorrei ringraziare Marco Impagliazzo che, con la comunità di Sant’Egidio, ha dato una lezione di civiltà all’Europa istituendo i corridoi – ha aggiunto -. Presidente Mattarella, la ringraziamo della sua presenza! Lei è per tutti una ‘Guida luminosa ed umile del nostro Paese’. Mi piace citare queste parole, incluse nella motivazione con la quale i cari amici, Padre Mauro Gambetti e Padre Enzo Fortunato, le assegnarono la Lampada della pace di Assisi. Caro Presidente, in quella indimenticabile giornata ad Assisi, incontrò i bambini di Mondo Migliore e firmò la Bandiera della Pace”.

I ringraziamenti

“Presidente, Eminenza, permettetemi ancora un minuto: è doveroso ringraziare, in vostra presenza, chi in questi anni ha sostenuto il nostro lavoro – ha detto Chiorazzo -. Il primo grazie lo rivolgo ai Presidi e agli insegnanti delle scuole di Rocca di Papa, Nemi, Grottaferrata e Frascati, che hanno accolto, e continuano ad accogliere, i nostri ragazzi. Il presente ed il futuro del nostro paese passano anche dalla loro formazione. Un ringraziamento particolare a Claudio Granata e alla cara moglie Michela per l’umanità e l’attenzione con le quali guardano a Mondo Migliore. Ringrazio la Caritas, il movimento dei Focolari, la Fondazione Rui, don Aldo Buonaiuto, gli amici di Unicef e tutte le associazioni del territorio che non ci fanno mai mancare il loro supporto. Un ringraziamento particolare lo rivolgo alla prefettura di Roma e al Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione, per il delicato lavoro svolto quotidianamente, così come alle forze dell’ordine. Infine permettetemi di dire grazie a tutti i cooperatori che lavorano in questo centro con passione e professionalità e agli oltre 1500 lavoratori della Cooperativa Auxilium che, in tutta Italia, si prendono cura di bambini, anziani, ammalati, disabili”.

Il cordoglio del vicesindaco

Il vicesindaco di Rocca di Papa, Veronica Cimino, ha espresso il suo cordoglio alla mamma di Emanuee Crestini, Vanda, e alla figlia Maria Regina, ricordando che il sindaco era “un uomo incredibile, con un forte senso del dovere, di appartenenza, con voglia di giustizia e fautore di una rivoluzione di pensiero nella nostra città – ha detto il primo cittadino reggente -. Un esempio con i suoi comportamenti, mai abituato ai piccoli privilegi della figura di sindaco. Di fronte a noi si erge la figura di un eroe senza retorica, sempre  parte integrante della vita cittadina, con una innata propensione  all’ascolto, un rapporto diretto e senza filtri con chiunque: amatissimo per questo, considerava importanti anche le singole istanze del Paese e il suo era un rapporto personale, quasi viscerale, col  territorio”.

Il discorso del presidente della Cei Bassetti

“Il sindaco Emanuele Crestini  – ha detto il cardinale Bassetti – è l’esempio di quell’Italia nobile fatta di altruismo e dovere. Un uomo delle istituzioni, un rappresentante del popolo, un laico, che nell’esercizio delle sue funzioni ha saputo mostrare  all’Italia intera cosa significa servire il proprio Paese con senso di lealtà, di sacrificio totale e di amore verso l’altro. Lealtà, sacrificio e amore: tre parole che non si riferiscono a bandiere consunte del passato ma a valori e virtù che rappresentano, oggi più  di ieri, il cuore pulsante del nostro stare insieme, della nostra comunità. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricordando la figura del sindaco di Rocca di Papa ha giustamente detto che Emanuele Crestini ha saputo incarnare il volto ‘nobile’ dell’Italia,  il volto dell’altruismo e del dovere. Un dovere e un altruismo che –  sottolinea -rappresentano oggi una grandissima testimonianza per il  nostro Paese”. “Emanuele ha scelto la vita dei fratelli al posto della sua ed ha così contribuito alla civiltà dell’amore”, ha concluso il card. Bassetti.

Le parole di Mattarella

Il presidente della Repubblica aveva citato il sindaco Crestini durante il discorso di fine anno. “Il mio pensiero di omaggio e l’espressione di riconoscenza sono espressi in quelle parole che sono state utilizzate per la lapide collocata nel giardino – ha detto Mattarella -. Parole utilizzate per ricordare la figura e l’esempio che ha consegnato non solo ai suoi concittadini, ma a tutto il Paese. L’esempio di Crestini è un messaggio di grande significato, tanto più ricordato qui, in questo luogo di responsabilità reciproca. E’ la testimonianza di quanto gli siamo riconoscenti con grande intensità e con non dimenticabile ricordo”.

Il momento dei saluti

Al termine della commovente cerimonia, il Presidente Mattarella ha ricevuto dei doni dalle mani degli accolti della cooperativa. Qualche minuto è stato riservato per un affettuoso saluto a don Aldo Buonaiuto. Il capo dello Stato si è soffermato ricordando la sua visita alla Comunità Papa Giovanni XXIII in occasione del 50esimo anniversario della fondazione. In quella giornata Mattarella aveva fatto visita alla piccola e povera casina parrocchiale dove viveva il Servo di Dio don Oreste Benzi e aveva resto omaggio a tutta la comunità alla fiera di Rimini dove aveva incontrato alcune ragazze vittime della tratta di esseri umani e dello sfruttamento della prostituzione.