Coronavirus: in Cina il primo reparto robotico

Sono circa 200 i pazienti non gravi sono assistiti da tecnologici infermieri

Pisa

L’emergenza Coronavirus mette a rischio la tenuta del sistema sanitario a causa della mancanza di posti letto nei reparti rianimazione e, soprattutto, della carenza numerica di medici ed infermieri. Con la stessa problematica si è dovuta scontrare la Cina che vi ha fatto fronte tramite l’utilizzo della nuova tecnologia ed in particolare dei robot. Sono queste macchine intelligenti che si prendono cura dei pazienti nel reparto di un ospedale a Wuhan.

I Robot

Gli automi, secondo quanto riporta il magazine britannico New Scientist, assistono quei pazienti che non risultano essere in gravi condizioni sgravando così di lavoro molti tra medici ed infermieri. Questà novità rientra in un test pilota coordinato dall’ospedale Wuhan Wuchang, cui direttore, Liu Zhiming, è morto il mese scorso, insieme all’azienda di robotica CloudMinds e a ChinaMobile, azienda di telefonia cinese. Inoltre, Bill Huang, amministratore delegato di CloudMinds ha dichiarato che il reparto rappresenta un test pilota per iniziative future. “E’ il primo reparto cinese interamente gestito da robot, un’opportunità per testare la capacità tecnologica sviluppata negli ultimi anni”.

Il reparto

Il 7 marzo, infatti, all’incirca 200 pazienti sono stati accompagnati in quello che è stato ridenominato il “reparto robotico”. Lì, lavorano questi automi che sono in parte umanoidi, con testa e corpo, ed in parte contenitore con ruote al posto delle gambe. Questi speciali infermieri sanno muoversi in totale autonomia nel reparto perché, prima del loro insediamento, gli ingegneri ne hanno mappato ogni angolo per poi inserire il percorso nella memoria di questi tecnologici camici bianchi. Sono loro che portano farmaci e cibo ai pazienti, i quali rimangono monitorati dall’esterno dai medici e dagli infermieri, attraverso degli apparecchi che registrano temperatura, battito cardiaco e altri parametri vitali.