Senegal: continuano le proteste dopo il rinvio delle elezioni

Oggi, le autorità di Dakar, hanno vietato una marcia pacifica ed è stato bloccato l’accesso a internet

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In Senegal, dopo la decisione del presidente Macky Sall di rinviare le elezioni previste per questo mese, stanno continuando le manifestazioni di protesta. Oggi, le autorità, hanno vietato una grande marcia della società civile a Dakar e contestualmente hanno vietato l’accesso a internet.

Il divieto

Le autorità senegalesi hanno vietato una grande marcia della società civile a Dakar convocata in segno di protesta contro il rinvio all’ultimo minuto delle elezioni presidenziali e il prolungamento del mandato del Capo di Stato. Il nuovo collettivo Aar Sunu Election (“Proteggiamo le nostre elezioni”), che comprende decine di organizzazioni sindacali e gruppi di cittadini e religiosi, aveva organizzato una marcia silenziosa in un quartiere vicino al centro della capitale. La prefettura ha vietato la manifestazione perché “rischia di disturbare seriamente” il traffico, secondo una lettera ufficiale pubblicata sui social network, che i rappresentanti del collettivo hanno confermato di aver ricevuto.

Il blocco di internet

Nel frattempo, le autorità hanno bloccato l’accesso a Internet. “A causa della diffusione sui social network di diversi messaggi di odio sovversivo che hanno già provocato manifestazioni violente, (…) Internet dati mobile è sospeso questo martedì 13 febbraio”, ha dichiarato il Ministero delle Comunicazioni, delle Telecomunicazioni e dell’Energia Digitale in un comunicato.

La preoccupazione dell’Onu

L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha dichiarato di essere “profondamente preoccupato” per la crisi in Senegal, denunciando “l’uso non necessario e sproporzionato della forza contro i manifestanti e le restrizioni allo spazio civico”. “Almeno tre giovani sono stati uccisi durante le manifestazioni e almeno 266 persone sono state arrestate in tutto il Paese, compresi i giornalisti”, ha dichiarato la portavoce Liz Throssell durante un incontro con la stampa a Ginevra. Le indagini “devono essere condotte in modo rapido, approfondito e indipendente e i responsabili devono essere chiamati a risponderne”, ha aggiunto.

Fonte: Ansa