Juncker: “False le ricostruzioni sulla cena con May”

La ricostruzione della cena tra il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, e la premier britannica, Theresa May, è “del tutto falsa”. A dirlo alla Bbc è stato lo stesso capo dell’esecutivo Ue, affermando affermando di essere “molto sorpreso se non scioccato” per quanto è stato riportato dalla stampa tedesca e poi da quella del Regno Unito. May era “combattiva come al solito”, ha detto.

“Ho avuto una eccellente cena di lavoro con Theresa May – ha sottolineato il presidente della Commissione – era in buona forma, non era stanca, era combattiva come solito, per me quindi è andato tutto bene“. Secondo la ricostruzione May, al termine dell’incontro, sarebbe apparsa come “abbattuta, sconfortata, scoraggiata” e in cerca di aiuto per sbloccare l’impasse dei negoziati sulla Brexit. I britannici – a partire dall’ex consigliere e braccio destro della May, Nick Timothy – avevano attribuito il “leak” al capogabinetto di Juncker, il tedesco Martin Selmayr, considerato una sorta di “eminenza grigia” a Bruxelles, che ha prontamente respinto un suo coinvolgimento.

Per quanto riguarda il prosieguo della trattativa Juncker, intervenendo all’Istituto Science Po a Strasburgo, è stato netto: “Come dice il proverbio ‘patti chiari e amicizia lunga‘. Dato che i britannici vogliono restare buoni amici, noi gli presentiamo i ‘patti chiari’ sui conti, senza spirito di ostilità o rivalsa. Se andiamo in un pub e ordiniamo birra in 28, e dopo una mezz’ora uno se ne va senza pagare, questo non è possibile. Se abbiamo ordinato assieme, dobbiamo pagare assieme“.

May, da parte sua, alla camera di Comuni, dove ha riferito sul suo recente viaggio a Bruxelles, si è detta “abbastanza fiduciosa” sul fatto che entro dicembre si possa aprire la seconda fase dei negoziati. Londra punta infatti a superare l’attuale impasse per aprire le trattative sulle relazioni future con l’Ue, in particolare rispetto a un accordo di libero scambio. “Stiamo considerando i nostri possibili impegni riga per riga”, ha inoltre sottolineato la premier, riferendosi ai punti di maggiore attrito con l’Unione nelle trattative, a partire dal conto del divorzio, e alla ricerca di una soluzione.