In Rete l’abuso sui minori diventa business criminale. Il tariffario on line

Tariffario sul web per le prestazioni sessuali on line e gli abusi sui minori. Un orrore contro cui combattono in tutta Italia la Polizia postale e l'associazione "Meter"

Hacker

Tariffari on line per l’orrore ai danni dei minori. Don Fortunato Di Noto è da decenni in prima linea. Contro ogni forma di abuso sui minori. Ha fondato l’associazione “Meter”. Per il contrasto alla pedopornografia. Avverte il sacerdote: “Il deep web, il web, le chat e i social. Per adescare bastano i comuni social network. Le impostazioni privacy di tanti utenti sono un colabrodo. Lasciano tutto aperto e in vista. A un pedofilo basta cliccare sulle foto. E scaricarsele nell’archivio”.Minori

Minori nella rete degli abusi

Ieri la Polizia ha sgominato una rete di pedofili italiani. Su una nota piattaforma di messaggistica scambiavano ingente materiale. Video e foto. Prove dell’orrore. Prodotto mediante lo sfruttamento sessuale di minori. L’operazione è stata condotta dalla polizia postale in 16 province. E coordinata dal Centro nazionale. Per il contrasto alla pedopornografia online. Gli specialisti del Servizio polizia postale e delle comunicazioni di Roma. E’ stata disposta dalla procura di Venezia. Nell’ambito del contrasto alla pedopornografia online. Sono stati eseguiti perquisizioni e  arresti. Denunciate 16 persone, di cui alcuni con precedenti specifici. Sono responsabili di divulgazione, cessione e detenzione. Un abisso di immagini video e foto pedopornografiche. 

I precedenti

Già due mesi fa era stata scoperta dalla Polizia postale un’altra rete di utenti italiani. Su una piattaforma di messaggistica scambiava materiale pedopornografico. Realizzato anche da adolescenti. Il materiale veniva venduto online. In base a un preciso tariffario legato alla tipologia di prestazione. L’indagine è stata avviata a seguito di un segnalazione. Da parte dei genitori di un’adolescente di Foggia. Insospettiti dall’intenso utilizzo di alcuni social network da parte della figlia. Notavano sul telefono della ragazzina la presenza di una chat. Nella quale inviava immagini sessualmente esplicite.Minori

Prestazioni sessuali on line

Da qui l’accertamento della polizia sul dispositivo telefonico della minore. E la scoperta di una sorta di listino prezzi. Per prestazioni di carattere sessuale online. Con tariffe differenziate a seconda delle richieste. Una videochiamata di 45 minuti costava 40 euro. Ma il cliente in omaggio riceveva 10 foto. Un video e tre “dediche”.  Un’ora e mezza di videochiamata costava 50 euro.  Il costo era di 20 euro per video sessualmente espliciti. Accompagnati da foto ed audio in regalo.

Pagamenti

L’attività investigativa permetteva di identificare gli utenti. Quelli che avevano effettuato i pagamenti per le prestazioni richieste. Così sono scattate le perquisizioni da parte della Polizia postale di Bari e Foggia. L’operazione è stata coordinata dal Cncpo. Il Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online e protezione dei minori. E ha coinvolto 21 persone, tra minori e adulti. Per il reato di divulgazione di materiale pedopornografico. Le perquisizioni sono state eseguite in 12 regioni. E hanno riguardato le province di Bari, Foggia, Roma, Monza Brianza, Varese, Cremona. E anche Siena, Agrigento, Palermo, Bologna, Fermo. E poi Ascoli Piceno, Treviso, Chieti, Savona, Imperia e Torino.Minori

Account

Tra i destinatari figura un amico dell’adolescente, anch’egli minorenne. E’ il presunto ideatore del business. Utilizzava l’account della ragazza. In cambio di piccole somme di denaro, si sostituiva a lei. Chattando con diversi utenti. Prometteva l’invio di materiale di natura sessuale. In cambio di corrispettivi in denaro. L’attività  investigativa ha portato al sequestro di numerosi telefonini e computer. Ne è emerso un quadro preoccupante. E cioè il crescente utilizzo distorto dello strumento informatico. Da parte di giovanissimi. Inconsapevoli della portata delle azioni compiute. Fino a realizzare attività delittuose di allarmante gravità.