Suora francese rapita nella Repubblica Centrafricana

“La Francia condanna questo atto – comunicano dalla Presidenza francese – e chiede ai responsabili di liberare la nostra compatriota prima possibile”. Con queste parole dall’Eliseo stigmatizzano il rapimento della suora francese avvenuto oggi nella Repubblica Centrafricana. Sarebbe l’arcivescovo della diocesi di Bangui, mosn. Dieudonne Nzpalainga, a condurre i negoziati con i rapinatori che, secondo le prime notizie trapelate, apparterrebbero alle milizie ribelli anti-balaka, cioè dei gruppi di autodifesa cristiani nati in seguito alla presa di potere dei gruppi musulmani.

La suora, che ha 67 anni, lavora per un’organizzazione medica cattolica, la Codis. A quanto sembra però, non è l’unica ad essere finita in mano ai ribelli, ma sarebbe stato rapito anche un sacerdote della Repubblica Centrafricana. I due, che erano in movimento verso Damara per distribuire dei medicinali, si trovavano in viaggio con un’altra persona su un mezzo 4×4 quando sono stati attaccati da quattro uomini armati di kalshnikov. L’autista dell’auto ha dichiarato che il gruppo di ribelli avrebbe rapito i due religiosi come vendetta per l’arresto del loro leader, Rodrigue Nagibona, avvenuto per mano dei peacekeeper Onu.