Regionali Umbria, Rousseau dice sì al patto civico

Si è chiuso alle 19 il voto online sulla piattaforma Rousseau che consentiva agli iscritti al Movimento 5 Stelle di votare in merito a quello che il capo politico pentastellato Luigi Di Maio ha definito “patto civico” in vista delle elezioni regionali che si terranno in Umbria il prossimo 27 ottobre. Un passo indietro delle forze politiche per far lasciare spazio alla società civile nelle istituzioni locali. E il risultato parla di una maggioranza piuttosto larga di consensi, con il 60% dei sì. Prosegue intanto lo scontro a distanza con il Partito democratico sul nome del candidato da opporre a quello del centrodestra unito, che ha scelto la leghista Donatella Tesei. Di Maio con un lungo post sul Blog delle Stelle ha confermato che il Movimento candiderà il sindaco di Assisi Stefania Proietti, che ha vinto le elezioni nel 2016 con una lista civica. Il Pd chiede agli alleati di governo una risposta sul proprio candidato, l'ex presidente di Confcooperative Umbria Andrea Fora.

Il post

“Il nome che abbiamo scelto come candidata presidente è l'attuale sindaco di Assisi, Stefania Proietti, una amministratrice locale molto attiva e una professore universitaria molto apprezzata”: Così sul blog Di Maio ufficializza il concorrente del Movimento, e incalza i democratici per raggiungere un accordo: “Non c'è più tempo”. Poi, per rispondere alla recenti critiche esposte da Alessandro Di Battista sulla formazione di un governo insieme al Partito democratico, ripercorre le tappe che hanno portato alla nascita del nuovo esecutivo. Dalla crisi aperta da Salvini a inizio agosto all'approvazione del fondatore Beppe Grillo e del voto su Rousseau alla nascita del governo Conte II. “È stato difficile cambiare coalizione di governo in una estate”, scrive ancora Di Maio che prosegue, toccando corde cari agli elettori: “Abbiamo dimostrato di essere davvero post ideologici: abbiamo accettato di lavorare con forze politiche di destra o di sinistra. Facendo un nuovo governo Conte, con una nuova politica”. Poi la replica, tra le righe, al “Non fidatevi del Pd” pronunciato da Di Battista: “Io dico a tutti: la fiducia si dimostra”. La prima prova dei fatti, secondo il capo politico, si vedrà con la legge che taglia 345 parlamentari.

La de-partitizzazione

Di Maio ha parlato anche da Assisi, a margine del festival il Cortile di Francesco. Proprio nella città della candidata presidente M5S, ha rilanciato il “patto civico. “Se riusciremo, la nuova giunta dell'Umbria non avrà gente dei partiti né dei Cinque stelle al suo interno. Ci sarà un candidato presidente, spero un presidente civico indipendente che si creerà una sua giunta in base alle proprie capacità e competenze. Mi interessa de-partitizzare le giunte regionali a partire dall'Umbria”. L'ex vicepremier aveva introdotto il concetto di “patto civico” in una lunga lettera pubblicato domenica 15 settembre sul quotidiano La Nazione, in cui spiegava che in Assemblea regionale sarebbero dovuti sedere solo persone al di fuori dei partiti, presidente compreso. Con le forze politiche che limiterebbero alla rappresentanza in Consiglio regionale.

In attesa di risposta

La risposta del Partito democratico è affidata al commissario dem dell'Umbria Walter Verini: “Sorprendono le parole di Luigi Di Maio di questa mattina. Da giorni, in accordo con il partito nazionale, attendiamo una risposta seria su una candidatura civico-sociale da tempo in campo, a prescindere dal Pd: quella di Andrea Fora. Il quale, davanti ad eventuali intese su profili di alto spessore, aveva dato e darebbe piena disponibilita' ad aiutare queste soluzioni. Noi lavoriamo per unire e non per dividere un campo largo che può essere vincente”.