Escursionisti recuperati a 2.400 metri sulla Maiella

Due giovani escursionisti sono stati recuperati sulla Maiella a 2.400 metri di quota da un elicottero di soccorso dell'aeronautica militare

Foto di Jean-Baptiste D. su Unsplash

E’ finita bene la disavventura di due giovani alpinisti che erano rimasti bloccati nei pressi del Bivacco Fusco, sulla Maiella, a 2400 metri di quota. Uno dei due, in ipotermia, è stato trasferito in ospedale. L’altro era nel bivacco in buone condizioni di salute.

Escursionisti recuperati a 2.400 metri sulla Maiella

Due giovani escursionisti sono stati recuperati sulla Maiella da squadre del Soccorso alpino e speleologico Abruzzo (Cnsas) e del Soccorso alpino della guardia di finanza, con l’ausilio di un elicottero HH139-B, abilitato al volo notturno, dell’Aeronautica Militare. Uno dei due, in ipotermia, è stato trasferito in ospedale.

La richiesta di soccorso è arrivata nel pomeriggio alla centrale operativa del Numero Unico di Emergenza 112 Abruzzo: i giovani segnalavano di essere rimasti bloccati nei pressi del Bivacco Fusco, sulla Maiella, a 2400 metri di quota.

Il salvataggio

Immediatamente sono state attivate le squadre del Soccorso alpino e speleologico Abruzzo che sono arrivate in zona insieme ai colleghi del Soccorso alpino della guardia di finanza per procedere con il lungo avvicinamento a piedi. Nel contempo è stata richiesta in centrale dal 118 la presenza del tecnico di centrale operativa del Cnsas: da Pratica di Mare è quindi decollato l’elicottero dell’Aeronautica.

Tre soccorritori sono stati elitrasportati fino al bivacco, al cui interno c’era uno dei due escursionisti, preso in carico da un sanitario del Cnsas, mentre due tecnici sono scesi verso il secondo, che presentava chiari segni di ipotermia. Date le condizioni di quest’ultimo, ne è stato immediatamente predisposto il trasferimento in ospedale ad opera dell’Aeronautica Militare. I tecnici sono tornati verso il bivacco per prestare assistenza all’altro escursionista che è stato poi prelevato in elicottero, come pure, con successive rotazioni, gli undici tecnici che si trovavano in un’area comoda per le operazioni di imbarco e sbarco, poco distante dal bivacco e a due ore dal campo base.

Fonte: Ansa