Il Consiglio dei ministri approva il nuovo decreto Recovery

Il dl contiene una serie di misure per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano. Durante la riunione è stato approvato il disegno di legge delega al governo in materia di disabilità

Palazzo Chigi Recovery plan

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al nuovo decreto legge Recovery, con le misure per accelerare e semplificare l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Lo si apprende da fonti di governo al termine della riunione. E’ stato inoltre approvato un disegno di legge delega al governo in materia di disabilità.

Turismo

Al turismo sono attribuiti 2,4 i miliardi, che con la leva finanziaria salgono a 6,9, destinati al turismo nel nuovo decreto legge Recovery con le misure per attribuire le risorse del piano e accelerare la realizzazione dei progetti del Pnrr, secondo quanto spiegano fonti del ministero del Turismo. Tra i principali interventi 114 milioni per il Digital Tourism Hub, quasi 1,8 miliardi per il Fondo competitività imprese turistiche e 500 milioni per Roma Caput Mundi – Next Generation EU. Il fondo per la competitività delle imprese prevede 500 milioni di credito d’imposta e contributo a fondo perduto per le strutture ricettive, 98 milioni di credito d’imposta per la digitalizzazione di agenzie di viaggio e tour operator, 500 milioni di fondo per il turismo sostenibile, 358 milioni di garanzie per i finanziamenti per la creazione di nuove imprese, 180 milioni di fondo per gli investimenti nel settore turistico e 15o milioni di fondo nazionale per il turismo.

Disegno di legge delega sulla disabilità

Nel Cdm è stato approvato il disegno di legge di delega al governo in materia di disabilità. “Con l’approvazione, oggi in Consiglio dei ministri, della nuova legge delega, poniamo le basi per una svolta in campo normativo a favore delle persone con disabilità”, ha dichiarato il ministro per le Disabilità Erika Stefani. “La riforma che intendiamo promuovere – aggiunge – pone al centro la persona con le sue esigenze, le sue relazioni, i suoi desiderata: si realizza così l’obiettivo del progetto di vita personalizzato e partecipato, fondamentale richiesta del mondo associativo ed essenza della Convenzione Onu“.