ARABIA SAUDITA, RAZZI DALLO YEMEN UCCIDONO 7 CIVILI

Sette civili sono stati uccisi da dei razzi sparati dal vicino Yemen, nella zona di frontiera di Nashran, nel sud dell’Arabia Saudita. Lo ha reso noto l’emittente tv Al Arabiya, precisando che tra le vittime ci sono quattro sauditi e tre stranieri. L’attacco e’ partito dai ribelli yemeniti sciiti Houthi, sostenuti dall’Iran, in rappresaglia ai raid aerei della coalizione sunnita guidata da Riad, che stanno ripetutamente colpendo il Paese da mesi.

Le incursioni più gravi sono avvenute sabato scorso quando i jet sauditi hanno ucciso 10 bambini in una scuola. La coalizione araba ha però negato l’accusa, affermando di aver voluto colpire un centro di addestramento di reclute houthi e non una scuola. Ieri, invece, era stato centrato un ospedale di Medici Senza Frontiere causando la morte di 11 persone e 19 feriti. Il 16 agosto scorso, altre 17 persone erano morte a causa di un bombardamento aereo che aveva colpito una zona residenziale vicino alla capitale Sanaa.

Come riporta oggi il quotidiano francese Le Monde, le organizzazioni non governative e gli osservatori internazionali hanno criticato la coalizione araba per le troppe vittime civili nei suoi raid aerei in Yemen. Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha condannato il bombardamento dell’ospedale di Abs. “Gli ospedali e il personale medico sono esplicitamente protetti dal diritto umanitario internazionale”, ha dichiarato, chiedendo l’apertura di un’inchiesta.

Secondo le Nazioni Unite, dal marzo del 2015 la guerra in Yemen ha provocato la morte di più di 2.800 civili, su un totale di 8.100 morti di cui quasi due terzi causati dai raid aerei della coalizione. La guerra è iniziata nel marzo del 2015, da quando l’Arabia dirige la campagna militare della coalizione araba sunnita contro i ribelli sciiti houthi, sostenitori del presidente destituito Ali Abd Saleh, che hanno preso il controllo della parte settentrionale dello Yemen.