Il valore e le radici della nostra società

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In un recente Consiglio dei Ministri, è stata approvata quella che è stata definita la novità più vistosa del primo decreto attuativo che dà, così, concretezza alla riforma sull’assistenza agli anziani. Il Cdm ha, infatti, dato l’ok a un bonus anziani, ossia un assegno di assistenza da 850 euro al mese che andrà a sommarsi all’indennità di accompagnamento. Una legge-quadro, la 33 del 23 marzo 2023, prescritta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), in risposta alle gravi carenze italiane sulla cura e la presa in carico di over 65, sia abili sia non autosufficienti.

Ogni volta che un governo, di qualsiasi colore, compie un passo in avanti a favore delle fasce più deboli della popolazione, come in questo caso gli anziani, compie un atto di giustizia e contribuisce nella costruzione di una comunità solidale, quindi si tratta di provvedimenti che vanno accolti favorevolmente, bisogna guardare alla bontà dell’opera. Pensiamo a tutte quelle famiglie che scelgono di prendersi cura dei loro anziani, a volte anche non autosufficienti, e di non mandarli nelle strutture sociosanitarie: per lo questo bonus è un sostegno importante.

Gli anziani hanno un valore fondamentale per la nostra società: ciò che noi siamo, lo dobbiamo a coloro che, quando noi eravamo infanti, ci ha accompagnati, custoditi, cresciuti, protetti e valorizzati. Dare, o meglio ricambiare, a chi ha fatto così tanto per noi è un atto di giustizia, di riconoscenza, la società deve crescere in questa gratitudine.

Curare gli anziani, i nostri nonni, vuol dire prendersi cura delle nostre radici, di coloro che ci hanno trasmesso valori e fede. Papa Francesco, in molte occasioni, ha chiesto di fare in modo che anziani e bambini passino del tempo insieme. Questo avviene costantemente nelle case famiglia dell’Apg23, associazione fondata dal Servo di Dio don Oreste Benzi: un dono reciproco e di complementarietà, una ricchezza stupenda. Dobbiamo esaltare bellezza della vita. Purtroppo, anche a causa delle molte guerre che insaguinano il nostro mondo, anziani e bambini non hanno l’opportunità di crescere insieme. Dobbiamo chiedere al buon Dio un tempo di pace, una pace che si costruisce anche con l’esempio di anziani e giovani che camminano insieme.