Pyongyang lancia un missile nel mar del Giappone. La condanna di Seul

La Corea del Sud ha "condannato con fermezza" l'ultimo lancio effettuato da Pyongyang di un missile balistico intercontinentale

Foto Imago/Image nella foto: missile ONLY ITALY

Nuovi momenti di tensione tra la Corea del Nord e la Corea del Sud. Infatti, Pyongyang ha lanciato un missile balistico verso il mar del Giappone. Dura la condanna di Seul. 

Pyongyang lancia un missile nel mar del Giappone. La condanna di Seul

La Corea del Nord ha lanciato un missile balistico non identificato verso il mar del Giappone. Lo hanno riferito le forze armate sudcoreane. Il governo giapponese ha aggiunto, in un post su X, che la Corea del Nord ha lanciato “quello che sembra essere un missile balistico“, senza fornire ulteriori informazioni. Il nuovo lancio arriva dopo che la Corea del Sud ha dichiarato di aver rilevato un missile balistico a corto raggio lanciato domenica sera dalla regione di Pyongyang: questo missile ha percorso circa 570 chilometri prima di schiantarsi nel Mar del Giappone.

Le dichiarazioni del governo giapponese

Il ministero della Difesa nipponico ha riferito che il secondo proiettile è stato lanciato alle 8:24 ora locale (le 00:24 in Italia) e ci si aspetta che il missile cada a circa 250 chilometri a ovest dell’isola settentrionale giapponese di Okushiri, nell’Hokkaido, al di fuori della Zona economica esclusiva (Zee) del Paese. ll primo missile balistico lanciato dalla Corea del Nord nella tarda domenica probabilmente è caduto in acque al di fuori della Zona economica esclusiva del Giappone senza causare danni ad aeromobili o navi, secondo il ministero. Il governo di Tokyo ha fortemente condannato il primo lancio e ha presentato una protesta formale al regime di Pyongyang, definendolo una violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

La condanna di Seul

La Corea del Sud ha “condannato con fermezza” l’ultimo lancio effettuato da Pyongyang di un missile balistico intercontinentale a combustibile solido. “La Corea del Nord è stata condannata con fermezza per aver rappresentato una seria minaccia alla pace e alla sicurezza della penisola coreana e della comunità internazionale lanciando un missile balistico intercontinentale a combustibile solido”, ha affermato in una dichiarazione l’Ufficio della presidenza di Seul, alla fine della riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza nazionale. Il lancio del vettore balistico nordcoreano è il secondo completato in meno di 12 ore.

I sospetti della Corea del Nord sul missile

Il test odierno nordcoreano è quello fatto sul missile balistico intercontinentale più avanzato dei propri armamenti, capace di raggiungere gli Stati Uniti. Seul ha infatti riferito di ritenere che il vettore abbia utilizzato combustibile solido, un avanzamento che facilita il trasporto e rende più veloce le operazioni di lancio. Nel complesso, secondo le valutazioni dei militati sudcoreani, si è trattato del terzo lancio di missili a combustibile solido dopo quelli di aprile e luglio, segnalando passi in avanti costanti per migliorare la tecnologia. La Corea del Nord aveva detto che i due precedenti erano missili ‘Hwasong-18’, mentre non ha ancora specificato quello odierno. Usa, Corea del Sud e Giappone hanno subito condannato il test, rimarcando le ripetute violazioni delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu, destabilizzando la regione.

Le contromisure

Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha ordinato contromisure “immediate e schiaccianti” e sollecitato una risposta congiunta con Stati Uniti e Giappone. Il ministero della Difesa nipponico ha stimato che il vettore abbia una portata potenziale di oltre 15.000 chilometri, che coprirebbe tutti gli Stati Uniti. I militari di Seul hanno inizialmente dichiarato che il lancio era stato effettuato dall’area di Pyongyang, mentre il missile aveva volato per 1.000 chilometri prima di cadere nel mar del Giappone, seguendo una traiettoria quasi in verticale. La nuova iniziativa del Nord è maturata all’indomani delle protese di Pyongyang contro il secondo incontro del gruppo consultivo nucleare Usa-Corea del Sud, accusato di aver “aggravato le tensioni militari” nella regione. In un comunicato rilanciato dalla Kcna, un portavoce del ministero della Difesa si è scagliato contro i due Paesi che hanno promosso una “dichiarazione aperta sullo scontro nucleare”, massimizzando “le tensioni dentro e intorno alla penisola con atti ostili e provocatori rivolti alla Corea del Nord”.

Fonte Ansa