Migliaia di serbi in protesta a Zvecan. Il premier Kurti a Bratislava

Nel nord del Kosovo resta alta la tensione interetnica. Dopo una notte trascorsa tranquilla, oggi migliaia di manifestanti serbi si sono radunati davanti alla sede del Municipio di Zvecan

La città di Pristina, in Kosovo. Foto di Mrika Selimi su Unsplash

Il premier kosovaro Albin Kurti è partito oggi per Bratislava dove interverrà al Forum Globsec2023. La notizia, diffusa dai media a Pristina, è giunta a sorpresa dopo che ieri il governo kosovaro aveva riferito della rinuncia di Kurti a recarsi nella capitale della Slovacchia per seguire da vicino l’evolversi della situazione di alta tensione nel nord del Kosovo. Per la crisi nel nord del Kosovo il presidente serbo Aleksandar Vucic ha annullato la sua missione a Bratislava.

Kosovo: a Zvecan nuova protesta di migliaia di serbi

Nel nord del Kosovo resta alta la tensione interetnica. Dopo una notte trascorsa tranquilla e senza eccessi, da stamane alcune migliaia di manifestanti serbi sono tornati a radunarsi davanti alla sede del Municipio a Zvecan, uno dei quattro maggiori Comuni del nord a maggioranza serba, ribadendo le richieste alla dirigenza di Pristina – ritiro delle unità di polizia dal nord del Kosovo a maggioranza serba, e rinuncia dei nuovi sindaci di etnia albanese, eletti il 23 aprile scorso, a insediarsi nelle sedi municipali dei Comuni serbi del nord.

Tali sindaci sono ritenuti illegittimi essendo stati eletti in una consultazione che, per il boicottaggio dei serbi, ha fatto registrare una affluenza di appena il 3%. E non si accetta che sindaci rappresentanti il 2% degli abitanti albanesi vadano a governare città la cui popolazione è al 98% costituita da serbi. I dimostranti a Zvecan – riferiscono i media a Belgrado – hanno dispiegato stamane una enorme bandiera serba di 250 metri, e con altoparlanti vengono diffuse musiche patriottiche e canzoni tradizionali serbe. Sul posto è massiccia la presenza di polizia kosovara e truppe della Kfor, la Forza Nato in Kosovo, a presidio della sede del Comune, che è stato isolato da recinzioni e da una barriera di filo spinato. Forte è la presenza di forze dell’ordine e di militari Nato anche intorno ai Municipi di Zubin Potok e Leposavic, altri due Comuni a maggioranza serba, dove si prevedono nuove manifestazioni di protesta da parte dei serbi locali. A Leposavic gruppi di dimostranti hanno presidiato per tutta la notte la sede del Comune, dove il nuovo sindaco albanese ha trascorso evidentemente la seconda notte per ragioni di sicurezza. Le proteste di questi giorni non riguardano la municipalità del settore nord (serbo) di Kosovska Mitrovica, il cui nuovo sindaco non è di etnia albanese ma bosniaca, e che è stato accettato dagli abitanti serbi della città.

Borrell: “Bene la decisione Nato di inviare 700 unità in Kosovo”

“Accolgo con favore la decisione del Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg di schierare altre 700 truppe in Kosovo. Continueremo il nostro stretto coordinamento e la cooperazione con la missione Nato in Kosovo Kfor anche attraverso la nostra missione Eulex. La calma deve essere ripristinata ora”. Lo scrive in un tweet l’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, dopo la decisione dell’Alleanza transatlantica di mandare dei rinforzi all’indomani dei violenti scontri tra manifestanti serbi e polizia kosovara.

Fonte: Ansa