Papa ai Barnabiti: “Fare proselitismo non è evangelizzare”

Papa Francesco, prima dell'incontro con Mattarella, ha ricevuto in udienza i Barnabiti e i bambini malati di tumore della Clinica Oncologica polacca di Wrocław

Il vaticano. Foto di Mateus Campos Felipe su Unsplash

Nella mattinata di oggi, giorno in cui ricorre il 60° anniversario dell’elezione di Giovanni Battista Montini al Soglio pontificio, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà da Papa Francesco il “Premio internazionale Paolo VI”. La cerimonia, ospitata nella Sala Clementina del Palazzo apostolico, prende il via alle 11:30.

Il riconoscimento, nato per iniziativa dell’Istituto Paolo VI, è stato attribuito al Capo dello Stato italiano per la sua dedizione al bene comune in un impegno politico ispirato ai valori cristiani e rigoroso nel servizio delle istituzioni civili.

Il Papa: “Mi arrabbio se qualcuno dice ‘ho convertito una persona’”

“Fare proselitismo non è evangelizzare”: lo ha ribadito il Papa in una udienza ai Barnabiti. “Il nostro annuncio missionario non è proselitismo, io sottolineo tanto questo, ma condivisione di un incontro personale – ‘se tu vuoi, il Signore è così, questa è la vita…’, ma non proselitismo – che ha cambiato la nostra vita. Senza questo, non abbiamo nulla da annunciare, né una destinazione verso cui camminare insieme”. Poi il Papa ha raccontato: “Io ho avuto una brutta esperienza in questo, in un incontro giovanile alcuni anni fa. Uscivo dalla sagrestia e c’era una signora molto elegante, ricca pure, con un ragazzo e una ragazza. E questa signora che parlava lo spagnolo mi dice: ‘Padre, sono contenta perché ho convertito questi due, questo viene da tale e questa viene da tale’. Io mi sono arrabbiato e ho detto: ‘tu non hai convertito nulla, tu hai mancato di rispetto con questa gente, non li hai accompagnati. Tu hai fatto proselitismo e questo non è evangelizzare’. Era orgogliosa per aver convertito…”. Rivolto ai Barnabiti il Papa ha dunque raccomandato: “State attenti a distinguere bene l’azione apostolica dal proselitismo. Noi non facciamo proselitismo. Il Signore non ha mai fatto proselitismo”.

Il Papa: “Non lasciate che il verme della tristezza entri in voi”

Il Papa, nell’udienza ai Barnabiti, ha chiesto loro di non diventare mai “discepoli tristi. No, noi non vogliamo diventare discepoli tristi”. “Ma qui faccio una domanda: c’è dentro di me quel verme della tristezza? Alle volte a me, religiosa, religioso, laico, lascio che quel verme entri lì? Qualcuno diceva che un cristiano triste è un triste cristiano. E’ vero. A noi consacrati la tristezza non deve entrare”, ha detto il Papa.

Il Papa ai bambini malati: “Dio vi ama, abbiate speranza”

Papa Francesco ha incontrato i bambini ammalati di tumore della Clinica Oncologica di Wrocław, in Polonia, e li ha incoraggiati. “Il vostro cammino nella vita è un po’ difficile, perché dovete curarvi, vincere la malattia o convivere con la malattia, e questo non è facile. Quante volte, nella vita, ci troviamo nella situazione di non avere la forza per andare avanti. Ma voi non siete mai soli! Gesù è sempre vicino e vi dice: ‘Vai, vai, vai avanti! Io sono con te’. ‘Ti prendo io per mano’, dice Gesù, come quando da piccolo imparavi a fare i primi passi”. Il Papa ha detto ai bambini di non perdere la “speranza” perché Dio è sempre vicino, “sempre, anche nei momenti della malattia, anche nei momenti più dolorosi, anche nei momenti più difficili”. “E anche i vostri familiari, i medici, gli amici, vi aiutano ad andare avanti”. “Dio vi ama, cari bambini. Siete amati da Lui”, “ha bisogno anche di voi per questa testimonianza”, “vi affida i suoi progetti”. “Rispondetegli ‘sì’ con entusiasmo e portate la gioia dell’amore di Dio agli altri”, ha concluso il Papa.

Fonte: Ansa