L’Iran avverte gli Usa: “Basta minacce o riavviamo il programma nucleare”

Si apre un nuovo fronte di crisi diplomatica per gli Stati Uniti. Il presidente dell’Iran Hassan Rouhani ha avvertito Washington di essere pronto a riavviare il programma nucleare “entro poche ore” se le “minacce e le sanzioni” contro il suo Paese continuassero.

“Sanzioni esperienza fallita”

“L’esperienza fallita delle sanzioni e della coercizione ha portato la precedente amministrazione al tavolo dei negoziati. Se vogliono tornare a quella esperienza, in poco tempo — non mesi o settimane, ma entro giorni o ore — torneremo alla precedente situazione“, ha detto Rouhani, che ha spiegato come il programma potrebbe essere riportato rapidamente a un livello “più avanzato” di quello raggiunto nel 2015, quando l’Iran firmò l’accordo sul nucleare.

I termini dell’accordo

L’accordo è stato firmato a Vienna nel 2015. Esso prevede lo stop da parte dell’Iran della costruzione di un’arma atomica per almeno dieci anni, e garantisce a Teheran la revoca delle sanzioni in cambio di significative riduzioni dell’entità del suo programma nucleare.

Sanzioni entro 65 giorni in caso di violazione

Il programma di Teheran viene sottoposto a ispezioni per accertare il rispetto degli impegni da parte di membri dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica). In caso di violazioni dell’intesa raggiunta a Vienna, le sanzioni verrebbero reintrodotte entro 65 giorni. L’accordo include un compromesso tra Washington e Teheran che permetterà agli ispettori Onu di chiedere di visitare anche i siti militari iraniani. L’embargo Onu sulle armi resterà in vigore per cinque anni, mentre le sanzioni Onu che impediscono l’acquisto di missili per otto anni.

“Usa inaffidabili”

“Nei mesi scorsi il mondo è stato testimone del fatto che gli Usa, in aggiunta ad un costante e ripetitivo tradimento delle loro promesse sull’accordo nucleare, hanno ignorato alcuni altri accordi globali e hanno dimostrato ai loro alleati di non essere un buon partner o un negoziatore affidabile“, ha aggiunto il presidente dell’Iran Rouhani, che ha comunque detto di voler rimanere “fedele agli impegni presi”.