“Napoli è una fogna infernale”, polemiche social per la frase del sindaco di Cantù

Napoli resta una fogna infernale”. Sono queste le parole che hanno messo al centro delle polemiche sui social network Claudio Bizzozero, sindaco di Cantù, comune della provincia di Como, che in un post sulla sua pagina Facebook attacca Matteo Salvini, leader della Lega Nord, che qualche giorno fa si trovava proprio nella città partenopea. Facendo riferimento alla trasmissione “Quinta Colonna” a cui era stato invitato, scrive: “Fossi stato presente gli avrei semplicemente detto che casa mia invece è Cantù e la Lombardia è la mia terra, mentre Napoli per me resta una fogna infernale (emblema dell’intera “ItaGlia”) dalla quale mi tengo ben lontano”.

Il post su Facebook

“Sindaco libero e fieramente lombardo del Comune departitocratizzato di Cantù” (così si firma Bizzozero), è il fondatore di “Lavori in Corso”, la lista civica con cui ha vinto le elezioni a primo cittadino e recentemente ha anche dato vita al “Fronte di Liberazione Fiscale”, con cui si presenterà alle Regionali del 2018. Sul social lamenta il fatto che avrebbe dovuto partecipare, proprio insieme a Salvini, a “Quinta Colonna”, ma “mentre già ero a metà del viaggio per Roma, mi hanno telefonato dalla redazione per dirmi che sarei slittato nella seconda metà della trasmissione (cioè dopo la comparsata salviniana). Vi sembra un caso? A me per niente“. Per Bizzozero, il segretario della Lega è “un piccolo insignificante leaderuccio naziunal partenopeo che ha paura dei confronti pubblici con chi sa che lo metterebbe in difficoltà. Che un personaggio così insignificante rappresenti Napoli e la fogna italica non mi sorprende. I napoletani fanno benissimo a votarlo: è perfetto per loro. Che rappresenti invece noi lombardi. Mi sembra invece una nostra gravissima responsabilità e sorprendente che alcuni fra noi ancora lo votino”.

Napoletani arrabbiati

Immediata la reazione dei cittadini partenopei. Nei commenti al suo post hanno risposto centinaia di napoletani, furiosi e indignati per le sue parole. Qualcuno di loro ha anche chiesto le dimissioni da sindaco di Cantù, mentre da Matteo Salvini non è ancora pervenuta nessuna risposta.