Conte ter? Il Premier potrebbe salire già oggi al Colle

I possibili scenari e le alleanze tra i partiti

Potrebbe essere questa la giornata cruciale per i destini del governo dopo l’apertura della crisi con le dimissioni delle ministre di Italia Viva. Il premier Giuseppe Conte, infatti, potrebbe recarsi già oggi al Quirinale per conferire con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lo si apprende da fonti parlamentari della maggioranza. Per tutta la mattinata, e già da ieri da parti della maggioranza ma anche da parlamentari indicati come possibili “responsabili” è andato in scena il pressing per possibili “dimissioni-lampo” del premier e l’avvio di un Conte ter.

La mancanza dei numeri a Palazzo Madama

Una situazione “pericolosa” soprattutto in vista della relazione del ministro della Giustizia e capo delegazione M5s Alfonso Bonafede: “Si parla di dimissioni di Conte? Avrebbe già dovuto darle. C’è un piano vaccinale fermo, le scuole sono aperte in una città sì e una no, ci sono due milioni di posti di lavoro a rischio, e noi stiamo in ballo sugli umori di Conte, Di Maio, Zingaretti, e sulle trattative di Tabacci e Mastella”. 

Salvini: “No a governicchi, Conte si faccia da parte”

È irrispettoso, disgustoso, volgare, deprimente – ha detto Matteo Salvini lasciato il Palazzo di Giustizia di Torino dove oggi ha preso parte all’udienza del processo in cui è chiamato in causa per vilipendio dell’ordine giudiziario -. Piuttosto che tirare a campare governicchi e ammucchiate è meglio ridare la parola agli italiani e stare tranquilli per 5 anni. Mi aspetto che prevalga il buon senso e amore per gli italiani. Mi auguro che il governo, se non ha i numeri, si faccia da parte”.

“La strada maestra è una sola: rimettere alla saggezza politica e all’autorevolezza istituzionale del Capo dello Stato di indicare la soluzione della crisi, attraverso un nuovo governo che rappresenti l’unità sostanziale del paese in un momento di emergenza oppure restituire la parola agli italiani”. Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. “Mi auguro che il Presidente del Consiglio sia consapevole dell’ineludibilità di questa strada”.

Berlusconi, nessun sostegno Fi a Conte

“Nessuna trattativa è in corso, né ovviamente da parte mia, né di alcuno dei miei collaboratori, né di deputati o senatori di Forza Italia, per un eventuale sostegno di qualunque tipo al governo in carica”. Lo ribadisce il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. L’implosione dell’attuale maggioranza sotto il peso delle sue contraddizioni – sottolinea Silvio Berlusconi – è naturale conseguenza della sua origine improvvisata e contraddittoria, che contraddiceva il responso delle urne e che era finalizzata esclusivamente ad impedire al centro-destra di governare”.