Bonus Pos 50 euro: chi può usufruirne

I costi sostenuti per il Pos e per le transazioni danno diritto ad un bonus sotto forma di credito di imposta. Ecco chi può usufruirne e come si fa a calcolarlo

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Il bonus POS 50 euro è un credito di imposta che può coprire fino a 100% della spesa, riconosciuto agli esercenti di attività commerciali che acquistano registratori telematici destinati alla memorizzazione e alla trasmissione dei corrispettivi elettronici. La detrazione spettante può arrivare fino a 50 euro per ogni registratore di cassa acquistato ed è utilizzabile solo ed esclusivamente in compensazione. L’intento è quello di incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici e la trasmissione della fattura telematica all’Agenzia delle Entrate.

Nella legge, in particolare, c’è un incentivo riguardante la lotteria degli scontrini che permette di trasformare il meccanismo delle estrazioni, introducendo le vincite istantanee, nel tentativo di rendere più semplice e incentivare la misura. L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 23 giugno 2023, ha reso note le istruzioni per accedere al bonus pari al 100% della spesa, fino a un massimo di 50 euro per ogni misuratore fiscale.

Il bonus POS 50 euro spetta ai soggetti passivi IVA obbligati alla memorizzazione e la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri. Si parla di tutti quei soggetti che effettuano attività commerciali o assimilate. Il Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 23 giugno 2023, specifica che il credito di imposta spetta agli operatori che adeguano i registratori telematici alle nuove disposizioni relative alla trasmissione dei dati che ha previsto una nuova modalità di partecipazione alla lotteria degli scontrini.

Il bonus POS 50 euro può essere utilizzato in compensazione tramite F24, da presentare esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia, a partire dalla prima liquidazione periodica dell’IVA successiva alla registrazione della fattura relativa all’adeguamento del misuratore fiscale e al pagamento tracciabile del corrispettivo. Tra i mezzi di pagamento tracciabili rientrano:

  • le carte di debito, di credito e prepagate;
  • i bonifici bancari o postali;

In pratica, l’agevolazione consentirebbe di dare un aiuto agli operatori che adegueranno i registratori telematici integrati anche da POS o altri sistemi in grado di accettare pagamenti elettronici. Ricordiamo che a partire dal 1° gennaio 2021 le operazioni di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi devono essere effettuate alternativamente tramite:

  • registratore telematico (RT);
  • la procedura web denominata “documento commerciale online” presente nel portale “Fatture e corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate.

Il bonus POS, riconosciuto sotto forma di credito di imposta da utilizzare in compensazione, può coprire il 100% delle spese effettuate, ma comunque non oltre 50 euro per strumento acquistato. La misura, sarà utilizzabile su tutti gli acquisti di POS rivolta ai soggetti passivi IVA obbligati alla memorizzazione e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri in relazione alle spese sostenute nel 2023.

Per richiedere il bonus non c’è una vera e propria domanda: gli esercenti potranno utilizzare uno specifico codice tributo fornito dall’Agenzia delle Entrate per beneficiare del credito di imposta in compensazione attraverso F24.

L’Agenzia delle Entrate ha annunciato che il bonus POS è utilizzabile vale per tutto il 2023 ed è disponibile dalla prima liquidazione periodica IVA successiva al mese di registrazione della fattura di acquisto, da effettuare con modalità tracciabili, del registratore di cassa elettronico.

Pubblicato sul settimanale Visto