Giubileo, oggi si chiudono le Porte Sante. Resta solo San Pietro

La chiusura ufficiale avverrà il 20 novembre, con la cerimonia liturgica solenne nella basilica di San Pietro in Vaticano presieduta dal Pontefice e la chiusura della Porta Santa, una settimana dopo tutte le altre. Da oggi, infatti, l’Anno Santo sarà praticamente finito: in tutte le diocesi del mondo i vescovi titolari chiuderanno le Porte Sante delle loro cattedrali e dei santuari.

“Rimanere saldi nel Signore, camminare nella speranza, lavorare per costruire un mondo migliore, nonostante le difficoltà e gli avvenimenti tristi che segnano l’esistenza personale e collettiva, è ciò che veramente conta; è quanto la comunità cristiana è chiamata a fare per andare incontro al ‘giorno del Signore'”, ha detto il Papa all’Angelus. “Proprio in questa prospettiva – ha aggiunto Francesco – vogliamo collocare l’impegno che scaturisce da questi mesi in cui abbiamo vissuto con fede il Giubileo Straordinario della Misericordia, che oggi si conclude nelle Diocesi di tutto il mondo con la chiusura delle Porte Sante nelle chiese cattedrali”.

A Roma, sarà il cardinale vicario Agostino Vallini a chiudere nel pomeriggio la Porta Santa della cattedrale di San Giovanni in Laterano. Poco prima e poco dopo, nella capitale saranno chiuse anche quelle delle altre due basiliche papali: San Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore. Chusa ieri la Porta santa della Carità all’ostello Don Luigi Di Liegro a Roma.

Durante questi 11 mesi, l’hanno attraversata persone provenienti non solo da parrocchie, associazioni e movimenti ecclesiali ma anche da Chiese lontane come Singapore, India, Taiwan, Stati Uniti, Cile, Perú, Canada, Bolivia, Georgia, Francia, Gran Bretagna e Svizzera.

Come funziona

La chiusura della Porta Santa si svolgerà in due momenti successivi: il rito di chiusura vero e proprio e la muratura della Porta Santa all’interno delle quattro Basiliche di Roma alcune settimane più tardi. Il rito nella Basilica di San Pietro inizierà alle 10 del mattino di domenica 20 novembre. Prevede che il Papa si inginocchi sulla soglia e preghi in silenzio. Quindi, dopo aver chiuso i battenti si avvia all’altare per la celebrazione della Messa.

Nelle quattro Basiliche papali di Roma il rito prosegue nei giorni successivi. Sui mattoni, che vengono murati nel vano della porta, è incisa una scritta in latino con il nome del Papa – o del cardinale – che ha chiuso la porta e l’indicazione dell’Anno Santo. Nelle urne sono inserite alcune medaglie (come quella d’oro sull’anno di pontificato di Francesco) e una pergamena, come attestato di apertura e di chiusura della Porta Santa, con le firme dei presenti.

Il Bilancio

L’Anno Santo si conclude con oltre venti milioni di pellegrini giunti a Roma, secondo le cifre ufficiali fornite dal Vaticano.

La curiosità

Il Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco sta per concludersi con la chiusura delle porte sante. Ma nel 2017 due santuari sono pronti a “riaprire” la porta santa per il loro Giubileo; non legato ad una convocazione del Pontefice, ma perché sono luoghi giubilari perenni. Si trovano entrambi in Spagna ma ad oltre 800 chilometri di distanza l’uno dall’altro: Santo Toribio in Cantabria e Caravaca de la Cruz nella provincia di Murcia. I due luoghi, sono accomunati ,però, dalla devozione per la Croce di Cristo di cui detengono, entrambi, una reliquia.