Monitoriamo la nostra salute al polso

Gli smartwatch stanno diventando un vero e proprio must have.

Fonte: ANSA

Gli smartwatch  sono un ottimo strumento per il monitoraggio e lo studio della salute. Controllano il battito cardiaco, la percentuale di ossigeno nel sangue, l’attività motoria, e se serve possono eseguire un elettrocardiogramma certificato dal punto di vista medico.

Registrano ogni movimento quotidiano, spronando a fare di più e a contrastare una sedentarietà.  Rendendo le persone più attive, aiutano anche a migliorare persino l’umore. Chi svolge attività fisica o sportiva è l’85% più felice rispetto a chi non si muove,  secondo prove scientifiche, provenienti direttamente da Cambridge. Nel nostro Paese sono più diffusi tra gli uomini che tra le donne e si trovano soprattutto al polso dei ventenni.

Battito e frequenza cardiaca

Conoscere il battito e la frequenza del cuore è importante quando ci si allena, per avere un quadro completo di come il nostro corpo risponda all’allenamento. Anche la frequenza cardiaca a riposo è un dato altrettanto importante. Le persone posso così  capire in quale fascia lavora il proprio cuore sia a riposo, che durante l’attività, regolandosi di conseguenza.

Monitoraggio del sonno

Non monitorano solo i passi e l’attività fisica svolta durante la giornata, ma anche le fasi del sonno. Attraverso la rilevazione notturna del battito cardiaco, infatti, sono in grado di registrare il sonno REM, leggero e profondo.

Il sonno è un’attività molto importante: ci permette di rigenerarci fisicamente, ma soprattutto mentalmente. Dormire con al polso uno smartwatch ci consente di capire se la qualità del nostro sonno è buona, se dormiamo il tempo necessario per rimetterci in sesto e quanto durano le fasi di sonno leggero, profondo e la fase REM.

Sono molti gli  smartwatch che misurano anche il livello di ossigenazione del sangue durante il sonno notturno. Questo rappresenta un dato molto importante perché ci permette di scoprire se soffriamo di apnee notturne oppure no. cuoreNon servono solo a chi sta bene

Sempre più medici stanno cogliendo le opportunità offerte dagli smartwatch. Oggi sappiamo che trovano utilità anche in ospedale. Alcuni neurologi li utilizzano per controllare che i pazienti con sclerosi multipla seguano la terapia fisica consigliata. Svolgere attività in modo costante, infatti, aiuta a contrastare l’evoluzione della malattia.