“Dream” la pizzeria dove gli ultimi diventano i primi

Alessandro Macchionne, titolare di "Dream" ristorante-pizzeria, racconta ad Interris.it quanto sia speciale questo luogo che ha ridato un obiettivo nella vita a tanti ragazzi

“Dream” un nome, una garanzia. Il luogo ideale dove qualità e professionalità si fondono con solidarietà e fede. Una pizzeria che diventa casa e quindi famiglia. Il luogo dove tutti possono essere accolti e trovare una nuova possibilità di vita. Siamo ad Ariano Irpino (Avellino), dove di fronte la Basilica Cattedrale il 20 gennaio del 2020 è nato questo luogo di amore e amicizia “Dream” ristorante-pizzeria dove l’obiettivo è quello di combattere la disoccupazione giovanile e il disagio sociale offrendo lavoro a persone svantaggiate e in difficoltà che qui ritrovano la propria dignità.

Un’attività, anche questa, nata grazie al sostegno dell’8xmille della Chiesa Cattolica e che rientra nel progetto “Firmato da te” di Tv2000. Alessandro Macchionne dell’Associazione “Il Germoglio di Iesse” e titolare della Pizzeria Dream ha raccontato ad Interris.it quanto sia speciale questo luogo.

 

Il luogo della rinascita

“Dream è la prima realtà presente sul territorio che ha la finalità di reinserimento sociale per i ragazzi in difficoltà. Tutto è nato grazie all’Associazione “Il Germoglio di Iesse” che raccoglie tutte le categorie di persone svantaggiate, dagli ex detenuti ai ragazzi con delle disabilità. Vengono segnalati a noi tramite la rete, i servizi sociali, i sacerdoti, la diocesi, le parrocchie o stesso la comunità. In questi casi, infatti, chi ha fatto un percorso rieducativo in Chiesa, nella fase finale di questo, noi ci affianchiamo alla parrocchia dando loro la possibilità di fare questo percorso di reinserimento lavorativo. Così nasce Dream e in questo modo si è aperta la possibilità di partecipare al progetto per poter attingere ai fondi dell’8xmille. Una donazione servita poi per l’avviamento dell’attività”.

Un luogo amato dalla città

“L’attività sta andando molto bene sia per una questione di qualità della pizza e sia per i piatti della cucina che proponiamo grazie ad un cuoco ed pizzaiolo che hanno sposato il progetto e gli stanno dando il cuore. Ci sono tante persone che preferiscono venire da noi proprio per sostenerci, perché hanno apprezzato e si sono affezionati alla nostra attività sociale. Da questo punto, quindi, non posso lamentarmi perché c’è stata una risposta davvero positiva della cittadinanza nei nostri confronti, nonostante si trattasse di un progetto nuovo. I ragazzi che lavorano all’interno stanno imparando a svolgere le loro mansioni e poiché non erano del settore, abbiamo pensato di coinvolgere delle persone esperte della ristorazione che li seguono nel dettaglio, organizzando per loro anche dei corsi di formazione. Grazie a “Dream” abbiamo avuto modo di testare anche un migilioramento delle prestazioni psicologiche di questi ragazzi, una situazione andata scemando quando abbiamo cominciato a lavorare di meno a causa del Covid che ci sta mettendo i bastoni tra le ruote”.

Cosa rappresenta “Dream”

“Ogni volta che parlo di “Dream” mi emoziono. Per me è una soddisfazione grandissima perché sono riuscito ad aiutare quelle persone che troppo volte sono ai margini della società. Abbiamo constatato, invece, quanto siano una ricchezza oltre che per la società anche per l’economia del Paese. Questo lo sto notando e l’ho riscontrato pienamente in questo primo anno di attività. “Dream” dimostra davvero che chi è ultimo per gli altri è invece fondamentale per lo sviluppo della società. Ci sono persone che danno più di altre e grazie a loro ti rendi conto che lì dove nessuno investirebbe invece i risultati ci sono ed è così che gli ultimi diventano primi. Dobbiamo sempre più dare questa testimonianza”.

La fede è alla base di tutto

“Quando ancora ero ragazzo come tutti i miei coetanei ero pieno di sogni e speranze. Non pregavo sempre però poi è stato proprio un percorso di fede ad avermi fatto scoprire la forza della Parola di Dio. Lui non è un Dio lontano, ma un Dio incarnato che vive ed è sempre presente nella nostra vita. Tutto ciò ha cambiato la mia vita, ho cominciato a dare valore anche a ciò che prima invece davo per scontato. Da quel momento ho iniziato ad impegnarmi in cose che non avrei mai immaginato di fare, come il sogno che ora stiamo realizzando. Nonostante avessi altre ambizioni, grazie all’incontro con la fede, la mia vita è cambiata. Ho capito che è proprio l’amore di Dio a dare senso alla mia esistenza. Mi ha aiutato a rispondere ai tanti perché della mia vita e da allora è nato il desiderio di condividere questo incontro con chiunque in particolare con i più giovani e soprattutto con i più sfortunati. Perché vivere secondo la Parola di Dio non signica bypassare la realtà, ma vivere bene la realtà in Cristo e in questo, preghiera e collaborazione sono fondamentali”.