Usa: due arresti per un presunto attacco terroristico a Philadelphia

Ci sarebbe un adesivo di QAnon, il movimento di estrema destra che promuove teorie cospirative, sul vetro posteriore del mezzo fermato

L'Hummer circondato dalle forze dell'ordine statunitensi

Due uomini sono stati arrestati per un presunto attacco terroristico ieri sera fuori dal Convention Center di Philadelphia, dove è in corso il conteggio dei voti delle presidenziali Usa 2020. Lo riporta il giornale locale Philadelphia Inquirer.

L’Fbi ha aperto un’indagine sul presunto attacco contro il Convention Center, luogo simbolo di queste combattutissime elezioni presidenziali. Lo riporta Foxnews. Secondo il canale locale Action News, la polizia avrebbe avuto una soffiata su un gruppo di persone, forse una famiglia, che si stava dirigendo a bordo di un Hummer – un fuoristrada fabbricato in Usa – partito dal vicino stato della Virginia per raggiungere l’imponente centro congressi. Secondo dei testimoni, gli occupanti del mezzo erano armati. Gli agenti sono riusciti a fermare il veicolo, arrestato due persone e sequestrato almeno un’arma da fuoco.

QAnon

Secondo le ultime informazioni, ci sarebbe un adesivo di QAnon, il movimento di estrema destra che promuove teorie cospirative, sul vetro posteriore dell’Hammer sul quale la polizia americana sta indagando.

La foto che mostra l’adesivo é stata pubblicata su Twitter da Robert Moran, un giornalista del Philadelphia Inquirer.

Election day

Le elezioni presidenziali si sono svolte negli Stati Uniti martedì 3 novembre. I risultati delle votazioni di diversi Stati quali Pennsylvania, Georgia, Nevada e North Carolina non sono ancora noti. La Pennsylvania è proprio uno degli stati su cui sono puntati gli occhi di tutti, in attesa del conteggio finale.

L’Fbi ha recentemente inserito QAnon nella lista di dei gruppi che costituiscono una potenziale minaccia terroristica. I sostenitori della teoria complottista del gruppo sostengono che esista un complotto ordito ai danni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, organizzato da un’élite mondiale, il cosiddetto deep state.