La stella più misteriosa della Via Lattea perde luminosità

La stella più misteriosa della Via Lattea – Kic 8462852 – stupisce ancora grazie ad alcune immagini scattate dal telescopio spaziale Kepler della Nasa durante la calibrazione degli strumenti di bordo. La missione omonima dell’Ente spaziale statunitense ha come scopo la ricerca di pianeti simili alla Terra in orbita attorno a stelle diverse dal Sole.

Le osservazioni del veicolo spaziale, chiamato in onore dell’astronomo tedesco del diciassettesimo secolo Johannes Kepler, rivelano che Kic 8462852 nella costellazione del Cigno si sta affievolendo in modo lento e costante nel corso degli anni: un’altra anomalia, dunque, che si va ad aggiungere a quelle rapide e imprevedibili variazioni di luminosità osservate in passato e attribuite alle cause più disparate, dagli sciami di comete fino alla presenza di una megastruttura aliena.

Il nuovo studio è in via di pubblicazione sull’Astrophysical Journal con la firma di Josh Simon, ricercatore della Carnegie Institution for Science, e Ben Montet, del California Institute of Technology (Calech). I due astronomi hanno osservato che la stella si è affievolita almeno dell’1% nel corso dei primi tre anni della missione di Kepler, lanciato con successo il 7 marzo 2009. La luminosità è poi stranamente calata di un altro 2% nell’arco di appena sei mesi, mantenendosi poi stabile negli ultimi sei mesi della missione. Questo strano andamento è stato messo a confronto con quello di altre 500 stelle osservate da Kepler, scoprendo così che alcune di loro hanno mostrato un affievolimento simile: nessuna, però, ha avuto un calo della luminosità così drammatico in appena sei mesi e nemmeno un calo complessivo del 3%.

”Il continuo cambiamento di luminosità di Kic 8462852 è sorprendente”, afferma Montet. ”Le misure accurate che abbiamo fatto in quattro anni dimostrano che la stella si sta realmente indebolendo. E’ una prima assoluta per questo genere di stella”. Secondo i ricercatori, la causa potrebbe essere data dalle polveri generate dalla distruzione di un pianeta o di una cometa in orbita intorno alla stella: questo però non giustificherebbe l’indebolimento avuto negli anni e indicato da precedenti misure risalenti addirittura al 1890. Insomma, il mistero si infittisce.