Pensioni in calo nel 2023. E le donne prendono meno…

Il Monitoraggio dell'Inps indica un 11% in meno nelle pensioni decorrenti lo scorso anno. Con le lavoratrici a percepire il 30% in meno dei lavoratori

Pensioni
Foto di Bruno da Pixabay

Il Monitoraggio Inps indica che, nel 2023, è stato registrato un calo superiore all’11% delle pensioni decorrenti. Ma il dossier evidenzia, ancora una volta, un dislivello annoso sugli importi percepiti dagli uomini e dalle donne. Con queste ultime indietro addirittura del 30% sul saldo finale.

Pensioni in calo

Sono 764.907 le pensioni decorrenti nel 2023 con un calo dell’11,07% rispetto alle 865.948 decorrenti nel 2022. Lo si legge nel Monitoraggio Inps sui flussi di pensionamento, secondo il quale le pensioni di vecchiaia sono state 296.153 in calo del 2,38% mentre quelle anticipate nell’anno del passaggio da Quota 102 a 103 sono state 218.584 con un calo del 16,09%.

Le donne prendono meno

Calo consistente anche per le pensioni ai superstiti (203.708 con un -17,98%) e per le invalidità diminuite del 13,55% a 46.462 unità. L’importo medio mensile nell’anno delle pensioni nel complesso è stato di 1.140 euro in lieve rialzo dai 1.135 del 2022. Le pensioni con decorrenza nel 2023 hanno un importo medio nel complesso per le donne di 950 euro (in calo dai 963 medi del 2022), il 30,45% in meno dei nuovi assegni liquidati agli uomini (1.366 euro in aumento dai 1.353 del 2022).

Il quadro

Gli uomini in media quindi, si legge nel Monitoraggio sui flussi di pensionamento dell’Inps, possono contare su oltre 400 euro al mese in più. Per le pensioni anticipate, basate su più anni di contributi, le nuove pensioni valgono in media 1.758 euro al mese per le donne e 2.111 per gli uomini mentre per le pensioni di vecchiaia le donne prendono in media 758 euro e gli uomini 1.071 euro.

Fonte: Ansa