Pellegrinaggio Macerata-Loreto 2022, cambia il percorso: tutte le novità

Il tema del pellegrinaggio alla Santa Casa proposto da Comunione e liberazione e ideato da Mons. Giancarlo Vecerrica - vescovo emerito di Fabriano-Matelica - è "A Dio tutto è possibile

Loreto

Il 44° Pellegrinaggio a piedi da Macerata a Loreto, che si svolgerà sabato 11 giugno, avrà un nuovo percorso.

Il tema del pellegrinaggio alla Santa Casa proposto da Comunione e liberazione e ideato da Mons. Giancarlo Vecerrica – vescovo emerito di Fabriano-Matelica – è “A Dio tutto è possibile”. A ispirare il titolo dell’edizione 2022, in un momento difficile per l’umanità intera, è stata una frase di don Luigi Giussani: “Ciò che è impossibile agli uomini, non è impossibile a Dio”. Da qui nasce una “speranza certa”. Una nuova visione della comunità.

Il card. Menichelli con mons. Vecerrica a Fabriano (immagine di repertorio)

Il nuovo percorso della Macerata – Loreto

La partenza è fissata dallo Sferisterio di Macerata dove, alle 20:30, si svolgerà anche la celebrazione della Santa Messa che darà avvio alla manifestazione, richiamando numerosi partecipanti fin dalle prime ore del pomeriggio.

La marcia inizierà alle 22 circa e seguirà un percorso diverso rispetto agli ultimi anni. Infatti, partendo da piazza Nazario Sauro si muoverà lungo via Maffeo Pantaleoni, via della Pace, contrada Alberotondo, Strada Provinciale 101 Potentina, per proseguire poi verso Montelupone. Per poi proseguire verso la Santa Casa.

Potranno partecipare “in presenza” alla marcia soltanto duemila persone, quelle che si sono prenotate nei mesi scorsi, scrive Avvenire. Il numero limitato, così distante dai centomila che eravamo abituati a vedere nell’era pre-Covid, dipende dalle misure di sicurezza concordate nel dialogo con le autorità istituzionali. Ma saranno rappresentate tutte le regioni d’Italia e una delegazione arriverà anche dalla Svizzera.

Aprirà il programma, alle 20.30, la concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei. Saranno presenti i vescovi delle Marche. La marcia, guidata dal fondatore del pellegrinaggio, Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito di Fabriano-Matelica, inizierà appena finita la funzione religiosa con la consegna della croce che fu donata da Giovanni Paolo II nel 1993 e che sarà portata da giovani studenti in testa al corteo. L’itinerario è quello delle origini: 28 chilometri tra borghi, campagne e colline del Maceratese. Si reciterà il rosario, si accenderanno le fiaccole colorate per illuminare i passi. Gli abitanti dei paesi lungo il percorso come sempre accoglieranno i pellegrini davanti l’uscio di casa, o ai margini delle strade. L’arrivo sul sagrato della basilica lauretana è previsto alle 6 di domenica, al primo chiarore dell’alba, dopo aver recitato, sull’ultima salita, l’atto di consacrazione a Maria. Ogni intenzione di preghiera verrà consegnata ai piedi della Madonna Nera.

Chi non ha potuto iscriversi, “e sono migliaia, a giudicare dalle intenzioni di preghiera che ci sono state inviate”, precisa il presidente del Comitato organizzatore, Ermanno Calzolaio, potrà seguire l’evento attraverso i mezzi di comunicazione: radio locali, televisioni del circuito Corallo (Tv2000 trasmetterà in diretta l’arrivo a Loreto), il canale youtube del Pellegrinaggio (che seguirà tutta la marcia). “Affrontiamo questa esperienza ancora una volta con stupore e trepidazione – ha aggiunto Calzolaio su Avvenire –, nonostante la difficoltà del momento abbiamo raccolto il grido e la domanda di più persone, perché il cuore dell’uomo è la vera risorsa di questi tempi”.

Tra le testimonianze previste, quella di Elena Mazzola, che a Kharkiv, in Ucraina, è presidente di Emmaus, un’organizzazione non profit che si occupa di aiutare i giovani disabili e orfani: racconterà la sua esperienza nelle zone di guerra e sarà accompagnata da quattro ragazze ucraine sue amiche, scappate dai bombardamenti e rifugiate come lei in Italia.

Si aspetta, come accaduto negli ultimi otto anni, la telefonata ai pellegrini di Papa Francesco allo Sferisterio. È stato annunciato dagli organizzatori anche “un gesto forte e simbolico” all’arrivo, domenica mattina a Loreto: un messaggio di pace destinato a scuotere le coscienze.