Da una voragine al Pantheon riemerge la pavimentazione imperiale

Gli scavi archeologici hanno preso il via in seguito all'apertura della voragine in Piazza della Rotonda: lo scorso 27 aprile una quarantina di sanpietrini aveva ceduto

Da un incidente a una scoperta. E’ un po quello che accaduto in Piazza della Rotonda, a Roma, di fronte al Pantheon. Lo scorso 27 aprile, una piccola voragine si era aperta sulla piazza, quando circa una quarantina di sanpietrini avevano ceduto, creando un buco di un metro quadrato e profondo circa due metri.

La scoperta

“Grazie” a quello sfortunato incidente, però, è stato possibile riportare alla luce antiche meraviglie. Infatti, in seguito alle indagini archeologiche seguite all’apertura della voragine, è stata scoperta l’antica pavimentazione di epoca imperiale. Le sette lastre di travertino, che si trovano a una quota di circa 2,30 / 2,70 metri sotto il piano stradale con dimensioni di circa 80 per 90 centimetri per uno spessore di 30 centimetri, sono state ritrovate una prima volta negli anni ’90 del secolo scorso in occasione della costruzione di una galleria di sottoservizi, e lo scavo venne rilevato e documentato. Il cantiere in un primo momento in capo al I Municipio, consegnato poi ad Acea continuerà nei prossimi giorni per il ripristino idrico e con ulteriori indagini archeologiche della Soprintendenza Speciale di Roma in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

L’antica piazza

In epoca imperiale la piazza era molto più grande di quella attuale e si apriva di fronte al Pantheon, il tempio dedicato a tutti gli dei fatto costruire da Agrippa tra il 27 e il 25 avanti Cristo. L’area è stata interamente ristrutturata nel II secolo dopo Cristo dall’imperatore Adriano, e anche la piazza venne rialzata e nuovamente pavimentata. Le quote cui si trovano le lastre, oggi rimesse in luce, appaiono pertinenti alla fase adrianea del complesso.