Sulle orme di Francesco lungo la “Valle del primo presepe”

E' stato presentato il progetto finalizzato alla valorizzazione dell'area del Santuario di Greccio, in provincia di Rieti, alla scoperta dei luoghi dove nel 1223 San Francesco realizzò il primo presepe vivente. Nella sede di Radio Vaticana, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, il vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili, il dirigente di Autostrade per l'Italia‎ Francesco Delzio e il presidente di Fondaco Italia-Comunicare con l'Arte, Enrico Bressan hanno illustrato l'iniziativa. L'obiettivo di 'La Valle del primo presepe' è dare vita, partendo dal messaggio del Santo di Assisi, a un'azione coordinata tra la Diocesi di Rieti, i Comuni di Greccio e del capoluogo, le associazioni di categoria, le attività produttive e artigianali, le pro loco e le associazioni di volontariato che operano in questi luoghi per promuovere l'intera area sotto il profilo spirituale, culturale, turistico ed enogastronomico. Il progetto prevede una segreteria di riferimento a Rieti e un sito (www.valledelprimopresepe.it).

Prende avvio poi la realizzazione del primo archivio documentale mondiale del presepe, e nel periodo natalizio, ha spiegato Bressan, è in programma un ricco calendario di attività. Tra il 2 dicembre e il 6 gennaio è previsto infatti un percorso espositivo di presepi di ogni tipo tra Greccio e Rieti, un contest internazionale di arte presepiale e uno per i “madonnari”, che realizzeranno le loro opere su pannelli per i quali si sta studiando una valorizzazione futura. Ci sarà inoltre una gara di pittura per bambini e ragazzi e, ogni anno, l'esposizione di un presepe di un Paese straniero (si inizia nel 2017 con la Germania), oltre a installazioni di arte contemporanea. Autostrade per l'Italia mette a disposizione, nell'ambito del suo progetto “Sei in un Paese meraviglioso”, sette aree di sosta in zona che fungeranno da canale di comunicazione con maxi-affissioni, immagini nei punti di ristoro, pannelli e maxischermi. La Regione contribuisce da parte sua anche con spot sulle radio locali, il network video della rete metropolitana e il sito ufficiale del turismo regionale Visitlazio.com.

Il progetto ha una valenza importante anche per la ricostruzione post-sismica: “Un territorio che torna a essere proposta significa che ha abbandonato gli abiti della rassegnazione” ha infatti spiegato mons. Domenico Pompili. “La Chiesa parrocchiale di Greccio è ancora inagibile. Il terremoto ha avuto una maggiore concentrazione nell’Amatriciano, ma anche un effetto distonico su tutto il territorio circostante – ha aggiunto – Quindi, ripartire da questi luoghi significa gettare una luce positiva su tutto il resto del territorio”. Il vescovo ha quindi posto l'accento sul significato spirituale dell'iniziativa: “Mettere in luce l’intuizione di san Francesco che, nella notte del Natale del 1223, non voleva inscenare una sacra rappresentazione ma rivolgere l’attenzione sul fatto dell’Incarnazione. Questa sua intuizione originaria merita di essere riscoperta per il significato spirituale che riveste”.