Attentato alla parata militare: Isis rivendica

Il bilancio provvisorio dell'attacco alla parata militare avvenuto stamattina in Iran, nella città di Ahvaz, al confine con l'Iraq, è drammaticamente salito a 29 vittime – di cui almeno 8 membri del corpo delle Guardie della rivoluzione islamica morti e un giornalista – e almeno a 53 persone ferite, tra cui un bambino e una donna. L'Isis ha rivendicato l'attacco, come riferito dal Site, poco dopo le esplosioni.

Il gruppo di fuoco era composto da quattro elementi, che indossavano le divise dei pasdaran: “Due sono stati uccisi altri due catturati”, ha detto il vicegovernatore della provincia del Khuzestan, Ali Hossein Hosseinzadeh. Secondo la Fars, tuttavia, almeno due terroristi sono riusciti a fuggire a bordo di una moto. La tv di Stato sostiene che si tratti di “elementi takfir”, un termine in genere utilizzato per definire i sostenitori dell'Isis. “I terroristi reclutati, addestrati, armati e pagati da un regime straniero hanno attaccato Ahvaz. Bambini e giornalisti tra le vittime. L'Iran ritiene responsabili di tali attacchi gli sponsor regionali del terrore e i loro padroni statunitensi. L'Iran risponderà rapidamente e con decisione in difesa delle vite iraniane”. Così il ministro degli Esteri iraniano, Java Zarif, via Twitter. Secondo i pasdaran, gli uomini armati che hanno sparato su una parata “sono del gruppo al-Ahvaziya finanziato dall'Arabia Saudita e dalla Gran Bretagna“.

La parata si celebrava in occasione dell'anniversario dell'invasione dell'Iran ordinata da Saddam Hussein. Si tratta di uno degli eventi previsti nel corso di tutta la settimana. Ahvaz è il capoluogo della provincia del Khuzestan, area ricca di petrolio, ed è stata teatro di alcuni tra i più cruenti scontri durante la guerra tra Iran e Iraq.