CICLISMO: LUCA PAOLINI TROVATO POSITIVO ALLA COCAINA

Il ciclista italiano Luca Paolini è risultato positivo alla cocaina durante un controllo effettuato al Tour de France lo scorso 7 luglio in occasione della quarta tappa della Grand Boucle. Paolini è stato sospeso e adesso ha il diritto di chiedere l’analisi sul campione B. Il team russo della Katusha lo ha rimandato a casa. L’atleta comasco quest’anno è stato vincitore della Gand-Wevelgem.

Luca Paolini, che è specialista delle prove sul pavè, quest’anno ha vinto una delle classiche di Primavera, la Gand-Wevelgem, precedendo l’olandese Terpstra e il britannico Thomas. Era al Tour per sostenere “Purito” Rodriguez, ma la sua corsa finisce qui.

Quello di Paolini è l’ennesimo caso di uno sportivo positivo a questa particolare droga. In una piccola e non esaustiva lista degli ultimi due decenni si può comprendere anche uno come il tennista Vitas Gerulaitis (morto per un incidente nel 1994 all’età di 40 anni), che sebbene mai trovato positivo riconobbe a fine carriera di aver fatto uso di cocaina durante gli anni di attività agonistica. Tra i nomi famosi quello di Diego Armando Maradona che il 17 marzo 1991 venne trovato positivo mentre era in forza al Napoli. Dopo aver scontato una sospensione di 15 mesi, l’argentino tornò in campo per i Mondiali del 1994 negli Stati Uniti, per poi essere subito escluso per uso di efedrina, uno stimolante.

Medaglia d’oro alle Olimpiadi di Barcellona ’92 e detentore del record del mondo nel salto in alto (2,45 m), il cubano Javier Sotomayor venne trovato trovato positivo alla cocaina durante i Giochi panamericani di Winnipeg (Canada) nel 1999. Sospeso per un anno, rientrò per le Olimpiadi di Sidney 2000 e conquistò l’argento. Nel 2002 ecco Pieter de Villiers, pilone del XV di rugby della Francia e della squadra Stade Francais, risultato positivo a cocaina ed ecstasy. Ma il risultato del controllo venne invalidato per un vizio di forma. L’elenco prosegue con il ciclista Marco Pantani, che il 14 febbraio 2004 muore a 34 anni a causa di una overdose di cocaina. Fu quello l’ultimo atto di una vita che gli aveva fatto conoscere gloria, da vincitore del Giro d’Italia e del Tour de France nel 1998, e cadute, come fu con l’esclusione dal Giro d’Italia del 1999 per un tasso di ematocrito troppo alto. Altro sport, altro nome.

Icona controversa della boxe, lo statunitense Mike Tyson venne arrestato a fine dicembre 2006 a Scottsdale, nei pressi di Phoenix, perché nella sua auto fu trovata cocaina. Il primo novembre 2007 la tennista svizzera Martina Hingis, già numero 1 al mondo, venne controllata a Wimbledon. Lei si proclamò del tutto estranea, la vicenda la traumatizzò al punto da spingerla ben presto al ritiro dallo sport. Tornando al ciclismo, il belga Tom Boonen, iridato 2005, viene controllato e trovato positivo alla cocaina nel maggio 2008. Non è sospeso ma gli organizzatori del Tour de France non lo ammettono a prendere parte alla corsa a tappe di quell’anno. E nell’aprile 2009 è trovato ancora positivo, quindici giorni dopo la sua terza vittoria alla Paris-Roubaix. Tennis: a fine marzo 2009 il francese Richard Gasquet risulta positivo alla cocaina durante i Masters 1000 di Miami. Gasquet si proclama innocente, viene prosciolto dal Tribunale arbitrale dello sport