Approvato il ddl Concorrenza: buone idee e intenzioni da verificare sul campo

Foto © Palazzo Chigi

Il via libera del Consiglio dei ministri al disegno di legge annuale per il Mercato e la Concorrenza è arrivato. E già questa è una buona notizia. Il testo affronta il tema delle concessioni di posteggio su aree pubbliche per il commercio al dettaglio. In particolare, spiega una nota del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), “si prevede l’assegnazione delle concessioni tramite gare a evidenza pubblica, a partire sin da subito dai posteggi non ancora assegnati, salvaguardando il legittimo affidamento degli attuali concessionari che potranno godere di un rinnovo delle attuali concessioni in via eccezionale per 12 anni”. La disposizione riporta la disciplina nel quadro delle regole europee, affermando che le concessioni di posteggio per l’esercizio del commercio su aree pubbliche sono rilasciate per una durata di dieci anni. In tal senso, sono previsti i seguenti parametri: “specifiche clausole sociali volte a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato; la valorizzazione dei requisiti dimensionali della categoria della microimpresa; un numero massimo di concessioni di cui ciascun operatore può essere titolare, possessore o detentore”.

Nel ddl Concorrenza è prevista anche “l’introduzione del processo di ‘cold ironing’ che consente lo spegnimento dei motori navali durante l’ormeggio in porto, senza però far venir meno l’erogazione di energia, e assicurando una migliore qualità dell’aria per il centro abitato vicino al porto”. Si provvede poi, spiega il Mimit, “a promuovere una maggiore concorrenza e capacità di scelta in ambito farmaceutico, senza diminuire la qualità dei servizi e dei prodotti offerti all’utenza, anche al fine di avviare un processo di riduzione dei prezzi praticati nei relativi mercati”. Infine, “sono introdotte disposizioni per il rafforzamento e la razionalizzazione dei poteri di accertamento e sanzionatori dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM), potenziando allo stesso tempo le garanzie di difesa dei soggetti interessati dai procedimenti. La disposizione normativa è volta ad attribuire all’Autorità tutte le funzioni di cui al regolamento UE ‘Digital Markets Act‘, relativo alla disciplina dei mercati equi e contendibili nel settore digitale”.

Insomma, il pacchetto prevede serie di buone intenzioni, e buone idee, per le quali però è necessaria la prova del campo per capire il loro effettivo valore. “Abbiamo risolto una questione aperta e mai affrontata con chiarezza in oltre un decennio: le assegnazioni delle concessioni dei parcheggi del commercio ambulante nelle aree pubbliche saranno messe a gara ma solo dopo aver salvaguardato il legittimo affidamento degli attuali concessionari che potranno godere di un rinnovo delle attuali concessioni per 12 anni. Una riforma degli ambulanti, 180.000 micro imprese familiari, che garantisce certezze al settore e che ha pagato pesantemente la crisi pandemica ed economica. Un’altra promessa mantenuta grazie alla determinazione della Lega. Dalle parole ai fatti”, commenta il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini a margine del consiglio dei ministri che ha approvato il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza. Certo, la Lega ha fatto il proprio mestiere, non c’è dubbio.

Ma davvero il Paese si avvia libero sul mercato e concorrente nell’offerta? Qualche dubbio resta. Come nel caso dei Balneari. La Corte di Giustizia Ue affrontando il nodo delle concessioni dei balneari impone all’Italia di applicare la direttiva Bolkenstain: Le concessioni di occupazione delle spiagge italiane non possono essere rinnovate automaticamente ma devono essere oggetto di una procedura di selezione imparziale e trasparente. Le autorità nazionali italiane sono tenute ad applicare le norme del diritto europeo disapplicando le disposizioni non conformi. Dunque sul punto c’è ancora tutto il lavoro da fare. Nel frattempo Il governo ha approvato il ddl sulla Concorrenza, che per due volte era approdato al Consiglio dei Ministri senza riuscire a trovare il consenso. E’ uno degli adempimenti richiesti dal piano per il Pnrr. La maggioranza, nel confronto con le categorie, ha sciolto il nodo degli spazi per il commercio ambulante. Forse è un primo passo, attendiamo gli altri.