Premio Sakharov all’opposizione venezuelana. Tajani si scaglia contro chi ironizza

La conferenza dei presidenti del Parlamento Europeo ha deciso di attribuire il Premio Sakharov 2017 per la libertà di pensiero all’opposizione democratica in Venezuela. Si tratta di una scelta che ha sollevato polemiche, come testimonia quanto avvenuto stamani in aula a Strasburgo con protagonista il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.

Le polemiche

Quest’ultimo ha annunciato gli assegnatari del Premio, già ampiamente anticipati da vari eurodeputati su Twitter. Ma subito dai banchi della Sinistra unitaria si sono sollevate risate e voci di contestazione.

La reazione di Tajani

Immediata la reazione di Antonio Tajani: “Vi prego di rispettare la volontà della maggioranza del Parlamento. Non c’è nulla da ridere quando si parla di milioni di persone e di bambini che muoiono di fame”, ha detto visibilmente innervosito, applaudito dall’emiciclo.

Il premio va ai membri dell’Assemblea nazionale venezuelana, compreso il presidente Julio Borges, e a tutti i prigionieri politici. L’Assemblea nazionale è stata privata del potere legislativo dalla Corte suprema lo scorso marzo. Dall’inizio dell’anno sono stati uccisi oltre centotrenta oppositori e più di cinquecento sono stati arrestati.

Il sostegno dell’Europa all’Assemblea Nazionale del Venezuela

Il presidente Tajani ha sottolineato che il premio di quest’anno vuole esprimere “totale sostegno all’Assemblea Nazionale del Venezuela, eletta democraticamente” e lanciare “un appello per una transizione pacifica verso la democrazia che il popolo venezuelano, oggi più che mai, non cessa disperatamente di invocare”.

Ricordando che l’Europarlamento è sempre in prima linea per promuovere libertà, democrazia e diritti umani, Tajani ha spiegato che è un dovere “denunciare” la “inaccettabile” situazione del Venezuela. “La dittatura di Maduro – ha concluso Tajani – ha privato i cittadini venezuelani dei loro diritti fondamentali, facendo precipitare il paese in una spirale di crisi economica, sociale, istituzionale e umanitaria”.

Gli altri candidati

Gli altri candidati al Premio Sakharov erano la militante dei diritti umani guatemalteca, Aura Lolita Chavez Ixcaquic, e il giornalista eritreo, Dawit Isaak. Il premio, arrivato alla ventinovesima edizione, sarà consegnato a Strasburgo durante la seduta plenaria del 13 dicembre.

Il Premio Sakharov

Istituito dal Parlamento Europeo nel 1988, il Premio ha lo scopo di omaggiare personalità od organizzazioni che abbiano dedicato la loro vita alla difesa dei diritti umani e delle libertà individuali. È intitolato ad Andrej Sakharov, fisico russo dissidente nei confronti del regime sovietico. A causa della sua contestazione per l’entrata delle truppe russe in Afghanistan, nel 1980 fu confinato a Gor’kij e rientrò a Mosca solo sei anni più tardi, riabilitato dal presidente Michail Gorbaciov. Nel 1989 fu eletto deputato alla Duma e nello stesso anno, nel mese di dicembre, morì.