Il giuramento di Alexander Schallenberg, nuovo Cancelliere austriaco

Subentra al predecessore Sebastian Kurz dopo l'indagine per corruzione. La maggioranza sarà composta da Popolari, Oevp e Verdi

Alexander Schallenberg

Questo pomeriggio il cancelliere austriaco Alexander Schallenberg ha prestato giuramento davanti al presidente della Repubblica Alexander Van der Bellen con la specifica formula di rito prevista dal cerimoniale. È il sedicesimo cancelliere federale dal secondo dopoguerra ad oggi.

I fatti che hanno portato all’insediamento

L’insediamento di oggi è avvenuto in seguito alle dimissioni del precedente Cancelliere e leader del partito Popolare Sebastian Kurz a seguito di un’indagine in cui sono indagate anche altre nove persone con l’accusa di avere usato in maniera illegittima i fondi del ministero delle Finanze, tra il 2016 e il 2018, con l’obiettivo di favorire il proprio partito e agevolare la pubblicazione di notizie favorevoli sui quotidiani austriaci.

Le dichiarazioni del nuovo Cancelliere

Dopo il giuramento, l’attuale cancelliere in merito alle accuse mosse nei confronti del suo predecessore ha dichiarato: “Sono convinto che le accuse contro Sebastian Kurz sono false e che questo sarà dimostrato. porterò avanti la strada intrapresa con successo in materia di pandemia, ripresa economica, bilancio riforma fiscale eco sociale. Certamente collaborerò strettamente con il capogruppo del primo partito in Parlamento. ora servono responsabilità e stabilità, serve rispetto reciproco”.

Il punto di vista di Kurz

Il precedente capo del governo Sebastian Kurz ha assicurato piena collaborazione al nuovo esecutivo annunciando contestualmente che nei prossimi giorni si impegnerà a garantire il passaggio di consegne sostenendo come capogruppo e segretario di partito il governo per “il meglio dei nostri cittadini”

Una breve biografia

Schallenberg è laureato in giurisprudenza presso l’università di Vienna e ha proseguito i suoi studi a Parigi. dal 2009 e divenne un suo portavoce del ministero degli Esteri e successivamente, in seguito alla nomina di Kurz al vertice dello stesso ministero, è divenuto suo stratega. Nell’esecutivo guidato dal precedente cancelliere rivestiva la carica di ministro degli Affari Esteri.