Conte all’opposizione: ok misure più dure, datemi dettagli

Dibattito in corso tra maggioranza e opposizioni sulle misure da adottare per contrastare l'emergenza coronavirus

Tra poco, alle 8.30 Consiglio dei Ministri, dove potrebbero essere decise misure ancora più restrittive per contrastare l’emergenza. Apertura arrivata dallo stesso premier dopo l’incontro con i leader dell’opposizione Salvini, Tajani e Meloni.

Per contenere l’epidemia il governo infatti non esclude di poter adottare misure più dure, qualora si rivelasse necessario. Massimo rigore per contrastare la diffusione del virus – ha detto ai leader del centrodestra – anche raccogliendo le istanze delle amministrazioni locali. Obiettivo primario è tutelare la salute dei cittadini anche se non manca l’attenzione alle ripercussioni economiche. Il governo prepara lo sforamento del deficit di bilancio, in stretto contatto coi vertici europei.

Conte ha sentito al telefono la presidente della Commissione UE Von Der Leyen e il Presidente del Consiglio europeo Michel. Piena condivisione sulla necessità di un intervento economico a livello comunitario.

Ieri sera, video conferenza tra i capi di Stato e di governo sul coronavirus. Da palazzo Chigi è filtrato un generale apprezzamento da parte dei leader europei per quanto fatto finora dall’Italia. Il premier Conte ha scritto su twitter dopo la conference call: “Dobbiamo procedere con il massimo coordinamento. L’Europa adotti tutti gli strumenti necessari per proteggere la salute dei suoi cittadini e ridare respiro all’economia”.

In merito alle azioni economiche Conte ha sottolineato che questa è un’emergenza europea che richiede una risposta a livello dell’Unione europea. “Stiamo affrontando il rischio di una rapida diffusione del virus negli Stati membri dell’Ue”, ha spiegato. L’Ue deve ricorrere “a tutti gli strumenti di politica fiscale e monetaria disponibili. Occorre coordinare l’azione con la Bce”, ha osservato Conte. È necessario – il ragionamento del premier – fornire un sostegno immediato e sostanziale ai sistemi sanitari e alle imprese e alle famiglie interessate. Sono inoltre necessarie misure, esercitate attraverso il canale della liquidità, per mitigare l’impatto economico. Allo stesso tempo, dobbiamo dare – la tesi del premier – una spinta significativa agli investimenti pubblici in Europa per sostenere la piena ripresa, una volta usciti dalla crisi epidemica.

La reazione dei partiti politici

Da parte di tutta la maggioranza pieno appoggio alle misure per l’emergenza volute dal governo. Dal Movimento 5 stelle, Crimi chiede all’Europa un “sostegno senza limiti. Da Bruxelles – rassicura – sono arrivati importanti segnali di vicinanza”. Il segretario Pd Zingaretti, dalla quarantena, rilancia sull’Unità e sul sostegno all’economia: dalla cassa integrazione agli aiuti alle imprese, a partire da turismo e commercio. Da Italia Viva, Renzi chiede: “misure economiche subito, il Paese è allo stremo“. Liberi e uguali propone aiuti a chi perde il lavoro o non ha reddito.

Nell’incontro con Conte l’opposizione invoca misure drastiche: chiudere tutto subito, servono almeno 30 miliardi per sostenere l’economia. Centrodestra orientato nel pomeriggio alla Camera a votare sì allo scostamento per il debito. Salvini in un’intervista denuncia una guerra commerciale contro l’Italia. Il suo appello: tutta l’Europa diventi zona rossa. Forza Italia è insoddisfatta dalla risposta europea e, con Tajani, chiede un coordinamento tra Stati membri, investimenti e iniezione di liquidità da parte della Bce. Tajani ribadisce: serve un super commissario e fa il nome di Bertolaso. Le risposte del governo sono vaghe per Meloni, d’accordo con la proposta di prevedere la figura di un commissario straordinario.