Morti 6 medici, 137 in tutto. Studio: stop contagi a fine giugno

Osservatorio Nazionale sulla Salute: in Lombardia zero casi a fine giugno. Galli: "Scaglionare l'utilizzo dei mezzi pubblici"

Altri 6 medici sono morti per coronavirus in Italia. Il totale delle vittime sale così a 137. Un altro decesso per Covid-19 è stato notificato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici pochi minuti fa. Si tratta di Antonio Lerose, primo medico di Bari a perdere la vita per la malattia da coronavirus. Prima di lui, sono stati segnalati Carmela Laino, specialista in pediatria e stomatologia, Nicola Cocucci, specialista in odontoiatria e medicina legale, Alessandro Preda, medico di famiglia, Italo D’Avossa, virologo e immunologo, e Renato Pavero, medico del 118. Lo riferisce la Fnomceo che riporta nel suo portale listato a lutto l’elenco dei colleghi deceduti. In totale, stando ai dati aggiornati a ieri dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), sono 17.306 gli operatori sanitari contagiati.

Lo studio

In Lombardia e Marche l’assenza di nuovi casi si potrà verificare non prima della fine di giugno. In Emilia-Romagna e Toscana non prima della fine di maggio. Nelle altre Regioni l’azzeramento dei contagi potrebbe avvenire, invece, già tra la terza settimana di aprile e la prima settimana di maggio. Queste le proiezioni dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, coordinato da Walter Ricciardi. Il professor Massimo Galli, primario dell’ospedale Sacco e virologo, è intervenuto stamattina sul come avviare la ripresa delle attività lavorative. “Non bastano mascherina, guanti e distanziamento – ha detto Galli -. Bisogna ragionare sullo scaglionamento per classi di età e turni di lavoro, ma anche sullo scaglionare l’utilizzo dei mezzi pubblici“. Inoltre, a suo avviso “bisogna lavorare su come fare il controllo settimanale o addirittura giornaliero dei lavoratori con la misurazione della temperatura”. E’ questo “l’unico modo per coesistere con questa infezione”, ha avvertito lo scienziato.