Savona: capo officina di 53 anni morto schiacciato da un bus

Sindacati: "La morte ieri sera di un lavoratore di 53 anni a Savona è l'ultimo tassello di un inaccettabile strage silenziosa, che non può e non deve rimanere tale"

Foto: Tpl Savona

Incidente mortale sul lavoro la scorsa notte nei pressi di una officina della azienda di Trasporto pubblico locale di Savona. E’ morto un lavoratore dell’azienda che era impegnato nel recupero di un autobus nei pressi dell’officina. La vittima è Stefano Macciò, 53enne originario di Sassello e capo officina del deposito dei mezzi pubblici locali.

Savona: capo officina di 53 anni morto schiacciato da un bus

Le Organizzazioni Sindacali hanno proclamato sciopero ad eccezione dei servizi scuolabus e disabili. Le Segreterie Regionali Filt Cgil Fit Cisl Uitrasporti e Faisa Cisal attendono gli esiti dell’indagine che deve chiarire la tragedia. La vittima è un uomo di 53 anni di Sassello, Stefano Macciò, sposato e padre. Dalle prime indagini è emerso che Macciò, capo officina presso l’azienda di trasporto pubblico, stava staccando un autobus da un carro attrezzi ed è rimasto schiacciato tra i due mezzi. Sul luogo della tragedia si sono recati, oltre al magistrato di turno, il presidente dell’azienda Tpl Linea Simona Sacone, l’Ad Giovanni Ferrari Barusso, il sindaco di Savona Marco Russo e l’assessore allo sviluppo economico Francesco Rossello.

Sindacati: “Fermate questa strage”

“La morte ieri sera di un lavoratore di 53 anni a Savona è l’ultimo tassello di un inaccettabile strage silenziosa, che non può e non deve rimanere tale. Oggi è il giorno del lutto e ci stringiamo forti attorno alla famiglia di Stefano, ma in attesa di sapere di più sulle cause dell’incidente, il nostro sciopero urla il dolore e la rabbia di lavoratori e cittadini”. Lo scrivono in una nota congiunta Maurizio Calà, Luca Maestripieri e Mario Ghini, rispettivamente segretari generali di Cgil Liguria, Cisl Liguria e Uil Liguria.

“Tre morti al giorno sul lavoro: questa la statistica agghiacciante del nostro Paese, e la Liguria non fa eccezione. La politica ad ogni livello si faccia carico di vincere questa battaglia: aumentate i controlli, investite più risorse, migliorate la formazione, riducete carichi e orari di lavoro per i più fragili, condannate chi sacrifica la sicurezza per aumentare di un centesimo il proprio profitto e fermate questa strage, che non può e non deve rimanere silenziosa”.

Fonte: Ansa