Gaza, Parolin: “Non attaccare gli ospedali e liberare gli ostaggi”

Paroli: "La disumanità della guerra è anche nel fatto che non tiene conto di niente e di nessuno, unico obiettivo diventa quello di distruggere il nemico"

Card. Pietro Parolin
Il Segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin. Foto: Vatican News

Il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ha rilasciato una lunga intervista ospite di “Sky TG24 Live In Genova” durante la quale ha parlato della situazione a Gaza – “la disumanità della guerra non tiene conto di niente e di nessuno” – e dell’incontro tra il presidente Usa Joe Biden e l’omologo cinese Xi Jinping, avvenuto giovedì 16 novembre a San Francisco.

Parolin: “Gli ospedali non possono essere attaccati”

“Il principio fondamentale del diritto umanitario internazionale è che ci sono alcuni luoghi che, anche in caso di guerra, debbono essere salvaguardati: prima di tutto gli ospedali e non deve essere posto nessun ostacolo al lavoro degli operatori sanitari”. Lo ha detto il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin parlando dell’ospedale Al Shifa di Gaza a ‘Sky TG24 Live In Genova’. “La disumanità della guerra è anche nel fatto che non tiene conto di niente e di nessuno, unico obiettivo diventa quello di distruggere il nemico, di distruggere l’avversario, passando sopra il diritto delle persone e il primo è quello di essere curati”. “Questi posti debbono essere salvaguardati da parte di tutti nessuno deve utilizzarlo per i suoi scopi e nessuno deve colpirli”.

Parolin: “La liberazione degli ostaggi è un punto chiave”

“Vorrei insistere e ripetere l’appello che il Papa ha fatto più volte, in ogni suo intervento dal 7 ottobre: liberare gli ostaggi è un punto chiave per risolvere la situazione. Ci sono bambini, anche neonati, donne incinte, anziani, adulti, giovani, non solo israeliani ma anche di altri popoli e nazionalità. Credo che questo sia un punto chiave per tentare di sbloccare la situazione”. Lo ha detto il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ospite di ‘Sky TG24 Live In Genova’.

Parolin: “L’incontro tra Biden e Xi Jinping segno di speranza”

Il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin guarda con ottimismo ai risultati dell’incontro tra Joe Biden e Xi Jinping. “C’è anche qualche segno di speranza”, ha detto parlando della situazione mondiale a ‘Sky TG24 Live In Genova’ e citando come esempio proprio “il risultato dell’incontro tra il presidente degli Stati Uniti e il presidente della Cina dove si diceva, e questo mi è piaciuto tantissimo, ‘non possiamo voltare le spalle’. E’ lì che si comincia a risolvere i problemi e le difficoltà del nostro mondo: se non ci voltiamo le spalle e se ciascuno non cerca di fare per conto suo, contrapponendosi agli altri, ma ci mettiamo insieme per riflettere e per cercare delle strade e per le soluzioni”.

Fonte: Ansa